Trieste, 28 gen - "Il Giorno della Memoria è una manifestazione
importantissima che acquisisce un valore ancora più profondo in
questo periodo purtroppo caratterizzato dal dramma vissuto dal
popolo di Israele colpito brutalmente dal terrorismo e dai
rigurgiti di antisemitismo che continuano a manifestarsi anche in
Europa e in Occidente".
Lo ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia
Massimiliano Fedriga a margine della cerimonia per il Giorno
della Memoria che si è tenuta oggi alla Risiera di San Sabba a
Trieste.
"È fondamentale ricordare e condannare i tragici eventi del
secolo scorso, ma tutto questo oggi non basta. È necessario
intervenire adottando misure forti - ha sottolineato Fedriga -.
Dobbiamo agire con determinazione per impedire, per esempio, che
un'agenzia delle Nazioni unite, che ha ottenuto milioni di euro
di finanziamenti dai Paesi occidentali, dia uno stipendio a dei
terroristi".
"È inaccettabile che l'Onu non si sia accorta di nulla così come
non è sufficiente che il segretario generale delle Nazioni unite
si dica inorridito da queste circostanze rivelate esclusivamente
da un'inchiesta dell'organizzazione non governativa UN Watch . Ha
gravissime responsabilità chi - ha aggiunto il governatore - non
si è reso conto che risorse pubbliche finivano nelle tasche di
criminali per alimentare il terrorismo in Palestina".
Come consuetudine, nel corso della solenne cerimonia - che ha
visto la partecipazione anche degli assessori alle Autonomie
locali Pierpaolo Roberti e alla Difesa dell'ambiente Fabio
Scoccimarro - sono state deposte corone d'alloro in memoria delle
persone trucidate all'interno della Risiera e sono stati
celebrati i riti religiosi cattolico, ebraico, evangelico,
serbo-ortodosso e greco-ortodosso.
Successivamente Fedriga si è spostato in Prefettura dove è stata
consegnata la medaglia d'onore ai famigliari di Luigi Ettore
Marchetto, il carabiniere che a soli 20 anni trovò la morte nel
1944 nel campo di concentramento Wolfsberg.
Questo importante riconoscimento, stabilito dalla legge 296 del
2006, viene assegnato ai cittadini italiani - militari e civili
-, deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro
coatto per l'economia di guerra ed ai familiari dei deceduti.
ARC/TOF/pph