Cervignano del Friuli, 17 nov - "Sono particolarmente lieto di
essere a Cervignano per una manifestazione culturale: la
presentazione di un reperto come il Crocefisso, pezzo rarissimo,
di cui ß bene vi sia una conoscenza più ampia. Innanzitutto per i
cittadini di Cervignano e di tutta la regione, ma sono convinto
che possiamo anche far conoscere questo magnifico reperto anche
ai tanti turisti che visitano la nostra regione".
Coså si ß espresso il presidente della Regione, Riccardo Illy,
alla presentazione - avvenuta nel tardo pomeriggio nel Teatro
"Pier Paolo Pasolini" di Cervignano del Friuli - del documentario
"Il segno della Croce. Dal simbolo al Cristo della Contessa".
Nell'occasione il presidente ha ringraziato i molti volontari che
sviluppano attivitÖ didattiche nell'ambito dell'UniversitÖ della
Terza EtÖ: "ß più che mai fondamentale che nell'epoca della
conoscenza nella quale viviamo vi siano opportunitÖ per tutti,
anche per gli anziani, di continuo aggiornamento".
Il saluto dell'UniversitÖ della Terza EtÖ di Cervignano ß stato
portato dalla presidente, Franca Santorio d'Urso.
Prodotto e realizzato dal Centro di Produzioni Televisive
dell'Ufficio Stampa della Regione, il documentario accompagnerÖ
la mostra che il Comune di Cervignano - come ha annunciato il
sindaco Pietro Paviotti - organizzerÖ nel corso del 2007 sul
cosiddetto "Cristo della Contessa", ovvero il crocifisso ligneo
medioevale conservato nella Cappella gentilizia di Villa
Bresciani. La mostra sarÖ curata dal Gruppo Archeologico
Aquileiese.
Il video prende le mosse dal crocifisso di Cervignano per
documentare la storia e il significato che il "Segno della Croce"
ha avuto nel tempo, dai primi cristiani in poi, per allargare il
discorso sulla diffusione del cristianesimo, che ebbe una delle
sue prime e più importanti espressioni proprio in Aquileia.
Un percorso storico e religioso tanto importante quanto
affascinante, che ß stato al centro dell'intervento del
prof.Danilo Mazzoleni, docente di Archeologia Cristiana
all'UniversitÖ di Roma 3 e rettore del Pontificio Istituto di
Archeologia Cristiana. Lo studioso ha anche illustrato le varie
fasi dell'iconografia legata a Cristo.
Il documentario sarÖ trasmesso domenica 19 novembre alle ore
10.10 dalla rete regionale di RAITre; lunedå alle ore 20.00 dalle
televisioni collegate al circuito di SAT 2000; sarÖ inoltre
visibile sulla web-tv della Regione (al sito:
www.regione.fvg.it); saranno poi trasmessi dalle emittenti
private del Friuli Venezia Giulia. Copia in dvd o vhs sono a
disposizione di scuole, enti, associazioni culturali. Il documentario ß stato
realizzato dal Centro di Produzioni Televisive dell'Ufficio
Stampa della Regione in occasione della mostra che il Comune di
Cervignano del Friuli ha in programma per il 2007 sul "Cristo
della Contessa", medioevale crocefisso ligneo che, dalla fine
del '700, Cervignano conserva nella cappella gentilizia di Villa
Bresciani.
La scultura, vero capolavoro datato al XIII secolo, ß quasi un
"unicum" nel panorama della storia dell'arte, un'opera che riesce
a fondere tradizioni diverse e lontane: quella del "Christus
triumphans", il Cristo delle grandi cattedrali romaniche,
vincitore sulla morte, e quella dell'universo simbolico di un
"Cristo dolente", il corpo segnato dalle ferite, che il mondo
d'oltralpe inizia a riprodurre.
Il video - pensato anche per essere proiettato in mostra - parte
da questa immagine (con riprese effettuate a Roma e a Milano,
oltre che in Friuli Venezia Giulia) per compiere un percorso a
ritroso nel tempo sviluppando il concetto che la crocifissione,
coså come siamo abituati a vederla nei luoghi sacri, ß per la
Chiesa delle origini soggetto sconcertante, che la sensibilitÖ
cristiana rifiuta. Difficile, infatti, far accettare a quanti da
pagani si accostano alla nuova fede, la parola di un Dio morto su
un patibolo infamante, che le leggi di Roma riservano solo ai
ribelli e ai criminali.
Archeologi e studiosi sono stati quindi chiamati a indagare sulle
origini dell'iconologia della croce.
Da supplizio che l'Occidente importa, probabilmente dall'Asia
minore, alla svolta politica di Costantino che instaura e
legittima un vero culto imperiale: con la crocifissione che
diventa (attraverso l'immagine di croci gemmate) momento
trionfale e non tale da scuotere le coscienze.
Una visione del cristianesimo che non ß la stessa sofferta
visione del sacrificio che, ai confini dell'impero, il
monachesimo orientale elabora per esprimere l'esigenza di tornare
a una purezza di vita, a origini ancora molto vicine ma giÖ quasi
appannate.
Dall'influenza di queste comunitÖ religiose nascono, anche in
Occidente, le prime raffigurazioni della scena della passione, in
un percorso complesso e difficile che ci accompagna dalla tarda
antichitÖ al Medioevo, quando ordini penitenti e mistici del
tempo riflettono e scrivono di una morte che diventa immagine di
vita eterna. Un messaggio di salvezza, dunque, che nei secoli
cambia forma ma resta espressione di un'arte che spiega,
rendendola più semplice, la parola del Cristo e della sua Chiesa.
Su questo sfondo, la lettura fatta, di alcune delle tante
testimonianze che Musei, Archivi, Biblioteche del Friuli e -
soprattutto - la Basilica di Aquileia, conservano di un passato
coså lontano e spesso ancora difficile da interpretare.
Tra gli studiosi che, con i loro interventi su diversi aspetti di
questo percorso storico hanno reso possibile la realizzazione del
video, vi sono Danilo Mazzoleni, professore di Archeologia
Cristiana all'UniversitÖ di Roma 3 e rettore del Pontificio
Istituto di Archeologia Cristiana; Sandro Piussi, archeologo e
direttore dell'Archivio capitolare di Udine; Giuseppe Bergamini
storico dell'arte.
ARC/ME/NNa