Pordenone, 13 giu - L'impegno, le scelte e gli interventi della Regione per favorire il mondo economico e del lavoro in questo momento non facile dell'economia sono condivise dal settore dell'artigianato e dagli amministratori del Pordenonese e del capoluogo della Destra Tagliamento. E' quanto è emerso in occasione dell'assemblea annuale della Confartigianato Imprese provinciale, svoltasi nel quartiere fieristico di Pordenone, alla quale ha partecipato il presidente della Regione, Renzo Tondo, presenti tra gli altri l'assessore regionale al Personale e allo Sport, Elio De Anna, e il vicepresidente del Consiglio regionale, Maurizio Salvador. Tondo ha preso lo spunto dalla riforma degli strumenti pubblici di governo dell'arte dei mestieri, da lui avviata due legislature or sono in qualità di assessore all'artigianato con l'abolizione dell'ESA (l'Ente per lo sviluppo dell'artigianato che allora era presieduto da Silvano Pascolo, attuale presidente della Confartigianato di Pordenone), per evidenziare come le piccole e medie imprese del Friuli Venezia Giulia possiedano le energie necessarie per fare sistema e possano concorrere al processo di adeguamento del comparto economico-produttivo della nostra regione alle nuove sfide che si apriranno entro non molto tempo per la nostra comunità e per l'intera società. La fine dell'attuale periodo di incertezze economiche imporrà infatti, probabilmente, anche alle imprese della nostra realtà di trovare nuovi sbocchi di mercato, in particolare verso l'Est e il Centro Europa. Per questo, da parte dei vertici dell'artigianato del Pordenonese è fortemente apprezzato anche l'impegno dell'Amministrazione regionale verso l'internazionalizzazione e l'apertura nei confronti dei Paesi limitrofi, e non soltanto essi. Dalla forte coesione della categoria, Tondo ha colto i segnali di fiducia e di voglia di reagire alla crisi, che confortano le recenti scelte della Regione orientate ad assicurare gli ammortizzatori sociali ai lavoratori delle aziende in difficoltà, anche tramite l'ulteriore disponibilità di circa 14 milioni di euro previsti dalle variazioni di bilancio. L'Amministrazione regionale, come ha spiegato Tondo, ha inteso in questa legislatura innanzitutto ridurre il debito, ma ha poi agito sulle infrastrutture, tra le quali è compresa la realizzazione della Sequals - Gemona, che finalmente raccorderà la Destra Tagliamento ai grandi assi viari rivolti al Nord e Centro Europa, a vantaggio delle imprese locali. Il presidente ha poi ricordato l'assegnazione di 400 milioni di euro alle piccole e medie imprese. Somma che potrà essere utilizzata qualora le piccole aziende non siano più in grado di accedere al credito. Ma a tale proposito ha anche auspicato un maggiore coinvolgimento del sistema bancario regionale per ristrutturare il credito alle imprese del Friuli Venezia Giulia. Tondo si è altresì impegnato a un ulteriore rinnovamento dell'apparato dell'Amministrazione pubblica, a vantaggio dello snellimento delle procedure per accelerare l'accesso ai benefici previsti per il sistema economico. Parallelamente ha ricordato l'incremento progressivo delle risorse messe a disposizione del sistema delle autonomie dalla Regione (57 milioni di euro nel 2009), a fronte del quale occorre però ripensare le funzioni e l'esistenza stessa delle Comunità montane e dei Comuni più piccoli del territorio regionale. Il presidente ha infine parlato della decisione del gruppo finlandese Luvata di chiudere uno degli stabilimenti esistenti nel Friuli Venezia Giulia. Su tale scelta la Regione non ha alcun potere, in quanto il gruppo imprenditoriale interessato non ha avanzato all'Amministrazione alcuna richiesta di solidarietà o altra di forma di aiuto. In ogni caso la dovuta attenzione verrà posta ai lavoratori dell'azienda in via di dismissione. L'assemblea della Confartigianato Imprese della Provincia di Pordenone è stata presieduta dal segretario provinciale, Paolo Berti. Nel corso dei saluti introduttivi, il presidente dell'organizzazione degli artigiani, Silvano Pascolo, aveva espresso preoccupazione per l'emersione di una nuova bolla speculativa sui mercati internazionali che interessa l'incremento dei prezzi delle materie prime dell'arte dei mestieri (rame, zinco, acciaio e petrolio) e aveva nel contempo espresso apprezzamento in particolare per la legge anticrisi varata dalla Giunta Tondo. Un apprezzamento al quale si era unito quello del sindaco di Pordenone, Sergio Bolzonello. Dello stesso tenore gli interventi introduttivi del presidente di Pordenone Fiere, Alvaro Cardin, e del segretario generale della Fiera pordenonese, Emanuela Fattorel. ARC/Carlo Morandini