Udine, 12 giu - Il presidente della Regione Renzo Tondo e l'assessore alle Attività produttive Luca Ciriani hanno incontrato oggi ad Udine i vertici del Gruppo Luvata, che hanno confermato la volontà di chiusura dello stabilimento di San Vito al Tagliamento.
Hanno però smentito nel modo più assoluto qualsiasi ulteriore riduzione di personale negli altri due stabilimenti operanti in Friuli Venezia Giulia (Pocenia ed Amaro) ribadendo anzi la volontà di un possibile riassorbimento della manodopera, sino ad oggi impiegata a San Vito, nel sito produttivo di Pocenia non appena le condizioni di mercato lo permetteranno.
Nel frattempo, per le maestranze di San Vito scatterà la cassa integrazione straordinaria, che si potrà protrarre per un periodo complessivo di due anni.
Per Pocenia ed Amaro continuerà al momento ad essere utilizzata esclusivamente la cassa integrazione ordinaria ma, è stato ribadito, senza alcuna volontà di andare verso una riduzione del personale (a Pocenia sono impegnate 618 persone, ad Amaro 272).
La chiusura dello stabilimento di San Vito, hanno dichiarato i manager di Luvata al presidente Tondo ed al vicepresidente Ciriani, non è dettata da volontà di delocalizzazione in altre aree ma risponde solo alla difficile crisi che il mercato degli scambiatori di calore sta vivendo (con una diminuzione degli ordini pari anche al 50 per cento) ed alla tipologia produttiva di San Vito, in sofferenza a causa delle lavorazioni low-cost di altri gruppi industriali.
La crisi tocca anche le altre industrie del Gruppo, localizzate a Padova, in Spagna, in Svezia ed in Carinzia (a Koetschach-Mauthen, in cui è in atto la negoziazione di un patto sociale per 74 dipendenti, che ancora non sono stati comunque individuati, è stato sottolineato, respingendo le voci che eventuali licenziamenti potessero riguardare maestranze italiane).
E' stata invece ribadita a Tondo e Ciriani la "centralità italiana" della multinazionale finlandese Luvata, con i suoi stabilimenti di Amaro e soprattutto di Pocenia, che è oggi il quartiere generale del Gruppo dal quale dipendono i mercati europeo e statunitense (negli USA uno stabilimento è stato dismesso l'anno scorso).
"Registriamo purtroppo - ha dichiarato al termine dell'incontro il vicepresidente della Regione Ciriani - la conferma della chiusura del sito di San Vito, una situazione dal punto di vista dell'impatto sociale molto pesante ma allo stesso tempo abbiamo avuto la conferma degli attuali livelli occupazionali a Pocenia ed Amaro".
"A fronte dell'indisponibilità del Gruppo a riverificare la loro posizione su San Vito, abbiamo però richiesto ed ottenuto dalla Luvata l'impegno a formalizzare ufficialmente la possibile riassunzione di parte o di tutti i dipendenti di San Vito nello stabilimento di Pocenia allorchè l'attuale situazione economica tenderà a volgere al meglio".
ARC/RM