Trieste, 12 gen - "Trieste Film Festival è una rassegna che
interpreta alla perfezione la nostra visione per il futuro della
cultura in Friuli Venezia Giulia. La nostra è una regione che per
molti anni è stata per l'Italia il presidio armato del confine
orientale. Ora, senza esserci spostati, ci troviamo nel cuore
pulsante dell'Europa. Una situazione che offre opportunità
straordinarie".
Lo ha affermato oggi il vicepresidente e assessore alla Cultura
Mario Anzil durante la presentazione della trentacinquesima
edizione di Trieste Film Festival.
"La stessa parola 'confine' ha cambiato di significato con il
passare del tempo - ha sottolineato Anzil -. Dall'accezione
negativa 'fine di qualcosa', oggi invece rappresenta il concetto
di luogo di scambio, di nuove relazioni. E questa - ha aggiunto
l'esponente della Giunta Fedriga - è stata una delle chiavi che
hanno permesso a Gorizia e a Nova Gorica di diventare, insieme,
capitale europea della cultura nel 2025".
"Anche per Trieste, storicamente crocevia di culture, il confine
va letto come una porta sempre aperta fra Oriente e Occidente, un
po' come le Colonne d'Ercole che - ha suggerito Anzil - nella
mitologia delineavano un confine sia strettamente geografico che
metaforico tra il mondo conosciuto e il 'non plus ultra', lo
spazio che non andava oltrepassato".
"Il Friuli Venezia Giulia è chiamata quindi ad approfondire
questa cultura di frontiera anche in virtù del suo essere regione
policentrica, ricca di identità differenti tra loro, polifonica e
pluralista che permetta a ciascuno - ha rimarcato - di osservare
numerosi punti di vista, lasciando poi al singolo la sensibilità
di elaborare una sintesi personale sulla base delle conoscenze ed
esperienze acquisite".
La trentacinquesima edizione di Trieste Film Festival,
organizzata dall'Associazione Alpe Adria Cinema presieduta da
Monica Goti e sostenuta anche dalla Regione, si terrà dal 19 al
27 gennaio sotto la direzione artistica di Nicoletta Romeo.
Fittissimo il programma di proiezioni, incontri, masterclass ed
eventi collaterali che porteranno in città migliaia di
appassionati e operatori del settore.
"Il Trieste Film Festival - ha detto Anzil - ha saputo anticipare
i tempi essendo nato proprio quando si iniziava a smantellare
quella cortina di ferro che transitava proprio per il capoluogo
della nostra regione, aprendo le porte a quel mondo dell'Europa
centro-Orientale che è grande protagonista di questa rassegna".
Partendo dal manifesto scelto per promuovere la trentacinquesima
edizione di Trieste Film Festival, il vicepresidente del Friuli
Venezia Giulia ha ricordato anche l'incontro con il regista
Francis Ford Coppola avvenuto pochi anni fa a Rivignano. "In
quell'occasione feci conoscere al grande cineasta americano il
fiume Stella che presenta scorci molto suggestivi. Insieme
immaginammo un lavoro dedicato all'acqua. Un tema interessante e
particolarmente evocativo che non può non rimandare ai grandi
corsi che lentamente attraversano l'Europa".
"L'Amministrazione regionale è perfettamente consapevole dei
meriti di chi, attraverso questa iniziativa, ha esplorato un
vasto territorio di cui Trieste è parte integrante. Siamo la
Regione che nel nostro Paese investe di più in cultura. Risorse
che non solo sostengono manifestazioni in grado di donarci
essenziali momenti di felicità ma che inoltre garantiscono
importanti ricadute economiche per il nostro territorio. Tutto
questo è possibile - ha concluso Anzil - perché il Friuli Venezia
Giulia vanta una serie di operatori capaci di offrire una
proposta culturale che sta inaugurando una stagione di
rinascimento in questo settore".
ARC/RT/gg