Udine, 18 mag - Favorire l'informazione, la sensibilizzazione e la cultura della donazione degli organi e dei tessuti, anche attraverso gli uffici anagrafe dei Comuni. E' questo l'obiettivo del progetto "Sportello Comuni donazioni organi", promosso congiuntamente da Ministero della Salute, Regione, Centro regionale trapianti, ANCI, Federsanità ANCI FVG e associazioni del volontariato, e presentato oggi nel corso del convegno "Donazione e trapianto: progetto 'Comuni d'Italia', ruolo delle Autonomie locali e delle Associazioni di volontariato", svoltosi nel palazzo della Regione a Udine.
L'iniziativa, una delle prime a livello nazionale, si inquadra nella Campagna 2009 del Centro nazionale trapianti "Un dono per la vita", resa possibile dal decreto ministeriale 11 marzo 2008, che ha incluso gli uffici comunali ed i centri regionali per i trapianti tra i punti abilitati alla raccolta delle espressioni di volontà in merito alla donazione degli organi dopo la morte. Il progetto - che consiste nella consegna al cittadino, unitamente al rilascio della nuova carta d'identità, di un opuscolo informativo e del tesserino per la dichiarazione di volontà per la donazione - risponde all'esigenza di affrontare in modo coordinato l'obiettivo di sensibilizzare la popolazione.
L'importanza della crescita della consapevolezza e del raggiungimento degli obiettivi prefissati è stata sottolineata dall'assessore regionale alla Salute, Vladimir Kosic, che ha ribadito come la salute può essere garantita alla popolazione sulla base di una sistematica collaborazione con gli Enti locali.
Il problema dei trapianti degli organi è molto sentito: la discrepanza tra la richiesta e l'offerta in Italia è notevole: su 9 mila 500 pazienti in attesa di trapianto vengono fatte 3 mila donazioni all'anno (molti, quindi, muoiono in lista d'attesa). Il Friuli Venezia Giulia è da questo punto di vista tra le regioni più virtuose: le donazioni sono sufficienti a coprire i bisogni e spesso, quindi, vanno a garantire le esigenze delle altre regioni; di fronte alla media italiana dell'attesa di 3 anni per il trapianto di un rene, il paziente nella nostra regione aspetta 'appena' un anno.
L'Italia è in ogni caso ritenuta all'avanguardia per la sicurezza relativa ai trapianti d'organo. Tuttavia uno dei problemi maggiori è rappresentato dalle opposizioni (spesso di carattere religioso) alla donazione. Anche qui il Friuli Venezia Giulia si distingue: se infatti la media italiana è del 32%, in regione i potenziali donatori che esplicitano il loro rifiuto al dono sono 'solo' il 13%.
Tra i dati menzionati al convegno - al quale hanno preso parte tra gli altri il direttore del Centro nazionale trapianti, Alessandro Nanni Costa, il direttore del Centro regionale trapianti, Francesco Giordano, il presidente di Federsanità ANCI FVG, Giuseppe Napoli e il presidente ANCI FVG, Gianfranco Pizzolitto - è da sottolineare anche la significativa crescita del numero dei trapianti effettuati nel primo quadrimestre del 2009 in regione: da 27 dello stesso periodo del 2008 sono infatti passati a 44.
ARC/MCH