A GIUGNO PRONTI PIANI GESTIONE CRITICITÀ A4

Udine, 05 mag - Percorsi viari alternativi, con il necessario coinvolgimento della viabilità ordinaria, ed eventuale obbligo di sosta dei mezzi pesanti. Sono di fatto questi i passaggi obbligati, ovviamente i più critici, contenuti nelle Linee guida e Piani operativi in caso di situazioni di emergenza sull'autostrada Venezia-Trieste e sulla Villesse-Gorizia che sono state valutate in un incontro convocato dall'assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi in una riunione oggi ad Udine con la Polizia della Strada ed i diversi enti gestori della rete viaria che interessa il Friuli Venezia Giulia ed il Veneto. Non solo Autovie Venete, dunque, ma anche Autostrade per l'Italia, Anas e FVG Strade, accanto alla Polstrada, che entro la fine del mese di maggio dovranno far pervenire alla Regione osservazioni ed analisi su tali Linee guida, relative al Piano di emergenza traffico previsto da un decreto del commissario per la A4 Renzo Tondo, che saranno poi ulteriormente sviluppate con il concorso di altri enti e realtà del territorio. E' indispensabile, è stato indicato oggi, in previsione dei disagi che senza dubbio si verificheranno in concomitanza con i lavori per la realizzazione della terza corsia autostradale e del raccordo Villesse-Gorizia, mettere a punto nuovi piani operativi per migliorare la sicurezza e per fronteggiare eventuali momenti critici, quali incidenti, traffico congestionato, rallentamenti prolungati, esodi estivi, eventi atmosferici rilevanti: tutte situazioni che possono turbare la mobilità autostradale sulla A4, con inevitabili ripercussioni sulle altre direttrici autostradali e sulla connessa viabilità ordinaria regionale. Senza dimenticare, inoltre, le delicate situazioni che possono accadere anche sulla rete autostradale di Austria e Slovenia e che andranno giocoforza ad incidere anche su una Venezia-Trieste con i cantieri aperti: in questo ambito, comunque proprio oggi la Polstrada ha comunicato che a breve, entro l'inizio dell'estate, sarà efficace un sistema di "allerta" diretto con gli enti autostradali austriaco e sloveno in caso di criticità. In occasioni estreme, come ha messo in luce l'odierna riunione di Udine, le Linee guida ed i Piani operativi (sono stati presentati oggi da Autovie Venete una cinquantina di ipotetici scenari) prefigurano grazie ad un indispensabile stretto rapporto operativo tra commissario delegato per l'emergenza per la A4 e le Prefetture interessate - Gorizia, Pordenone, Treviso, Trieste, Udine e Venezia - e tra enti gestori e Polizia della Strada sia la creazione di percorsi alternativi sfruttando le direttrici viarie ordinarie di Friuli Venezia e Veneto, sia il blocco della circolazione di autotreni ed autoarticolati. Una sosta obbligata per i mezzi pesanti, che verranno indirizzati - è quanto prevedono queste bozze di Piani operativi - sia nelle aree dedicate lungo i confini regionali (Coccau, Pontebba, Sdag Gorizia, Fernetti/Trieste), negli interporti di Cervignano e Pordenone, al porto di Monfalcone ma anche al nuovo casello autostradale di Roncade (in provincia di Treviso), nei parcheggi attorno allo Stadio Friuli di Udine e nelle aree di sosta lungo la A4, che nei prossimi mesi saranno potenziati con l'incremento degli stalli di sosta per Tir. ARC/RM