SOSTEGNO REGIONE A CENTRO "I GIRASOLI" (TS)

Trieste, 27 apr - Nel 1994 un gruppo volontari e di genitori di bambini portatori di handicap mentale hanno dato vita a "I Girasoli", associazione che ha creato l'omonimo centro diurno ospitato nella grande casa circondata da orto e giardino a Rupingrande (Trieste). L'obiettivo era dare uno spazio in cui crescere e coltivare interessi a giovani dai 18 ai 41 anni affetti da gravi problemi psichici e psichiatrici, coinvolgendoli in attività sviluppate secondo il metodo della pedagogia curativa ed antroposofica. Stage d'artigianato e arte, laboratori tecnici, sessioni di cucina e orticoltura, da attuare anche grazie al volontariato dei ragazzi del Collegio del Mondo Unito e ai tirocinanti dell'istituto pedagogico sloveno Slomsek, hanno trasformato "I Girasoli" in un mondo di creatività ed arte utile a far emergere potenzialità recondite e a dare agli ospiti (al momento una quindicina) un riferimento quotidiano di vivacità esistenziale, apprendimento e stimolo. Dopo aver contribuito alla realizzazione di quest'iniziativa nel corso del suo primo mandato, il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, è tornato al centro per impegnarsi a valutare la possibilità di sostenere una sua estensione con il coinvolgimento degli assessori regionali al Welfare ed al Lavoro. Accolto dai genitori dei ragazzi oltre che dalla presidente e dalla vicepresidente dell'Onlus, Elizabetta Zorn ed Enrica Zanzotta, e dal presidente della cooperativa sociale "Il Campo dei Girasoli", Luciano Delpiano, il governatore ha visitato i laboratori e si è fermato a lungo con i ragazzi. "Siano riconoscenti alle istituzioni che, come la Regione, la Provincia ed i Comuni di Trieste e San Dorligo della Valle ci danno una mano - ha detto la presidente dei I Girasoli - ma non esitiamo ad impegnarci in prima persona per portare avanti i nostri progetti". Anche per soddisfare le richieste di ospitalità in aumento, la nuova sfida che i fondatori della struttura intendono cogliere è l'acquisto di una casa a Opicina da destinare in parte all'accoglienza notturna ed in parte a punto-vendita degli oggetti che i giovani del centro producono grazie all'aiuto di coloro che li seguono nella loro attività. Per questo motivo, oltre che per consentire l'inserimento nel circuito produttivo di quanti riescono a sviluppare capacità lavorative, i soci dell'Onlus hanno dato vita alla cooperativa sociale "Il campo dei Girasoli", che commercializza i prodotti realizzati nei laboratori a sostegno dell'attività svolta a favore dei ragazzi. "Già oggi, nel tentativo di affiancare i genitori nei momenti di difficoltà o per aiutare strutture analoghe alla nostra, su richiesta dei servizi sociali offriamo una sorta di servizio d'emergenza - spiega Zorn - ma i nuovi spazi ci consentirebbero di ampliare la nostra attività, dandoci al contempo la possibilità di recuperare fondi". Quest'anno il bilancio si è concluso in pareggio anche grazie all'impegno dei soci, ma l'estensione della vendita dai mercati occasionali ad una sede fissa potrebbe consentire a "I Girasoli" di ampliare il proprio impegno a favore di quello che è l'obiettivo principale: creare le condizioni per dare alle persone con "complesse necessità di dipendenza" una vita il più possibile dignitosa. ARC/LVZ