(ACON) Trieste, 12 dic - "La legge di bilancio che ci stiamo
accingendo a discutere prevede l'allocazione di quasi sei
miliardi di euro. Per una regione piccola come la nostra è un
importo decisamente importante e fa capire quanto sia stato
importante il giro economico che si è sviluppato in questi anni,
dettato soprattutto dall'aumento dei prezzi e che ha portato a un
forte gettito nelle casse della nostra Regione. Denaro dei
cittadini che, in forza della nostra Costituzione, deve essere
restituito ai cittadini sotto forma di servizi, che sono
strumento per garantire una serie imponente di diritti delle
persone e di interessi collettivi. Invece, ormai dovrebbe essere
chiaro a tutti che di questi sei miliardi una buona parte saranno
destinati a generare ricchezza a chi, in modo abile riuscirà a
'convenzionarsi' per ottenere i fondi necessari per realizzare e
gestire la propria attività dando un servizio che non deve
sottostare alle fitte maglie del pubblico".
Lo dichiara, in una nota, la consigliera regionale Serena
Pellegrino, esponente di Alleanza Verdi e Sinistra, che è anche
vicepresidente della IV Commissione, riassumendo il proprio
intervento svolto nel corso della prima delle sedute di Consiglio
che porteranno alla definizione degli strumenti della futura
programmazione finanziaria e quindi dell'attività e del ruolo che
l'Amministrazione sosterrà nei confronti della comunità del
Friuli Venezia Giulia.
"Nelle norme che ci accingiamo a discutere - precisa Pellegrino -
anche le previsioni dirette a mitigare i danni creati dagli
effetti climatici, insieme a quelli generati dalle attività umane
degli ultimi 150 anni, vanno nella direzione di soddisfare il
committente piuttosto che il fruitore, o utente che sia. Le
necessità che si manifestano nei territori risultano essere,0 nei
disegni di legge presentati dalla Giunta, prevalentemente
un'occasione per realizzare opere che servono e serviranno a chi
le realizzerà e ne ricaverà propri utili piuttosto che ai
cittadini".
"Ebbene, con il nostro lavoro emendamentale - annuncia la
consigliera di Opposizione - cercheremo di far invertire la
rotta, proponendo norme che spostano completamente il focus:
abbiamo pensato che i servizi e le infrastrutture, materiali e
immateriali, debbano essere realizzate se necessarie ai cittadini
e non a chi le va ad eseguire".
Conclude Pellegrino: "Le nostre proposte vanno nella direzione
della giustizia sociale e ambientale e ambiscono a definire un
progetto che, articolato con coerenza in tutti i settori - dalla
sanità alla scuola, dall'economia e strategia di sviluppo al
lavoro, dall'emergenza climatica alla cultura, dalla questione
energetica alla tutela dell'ambiente e delle risorse naturali,
dai trasporti alle varie problematiche dell'agricoltura - sia
finalizzato alle reali necessità della popolazione, in un disegno
coerente con la riconversione ecologica dell'economia e della
società".
ACON/COM/fa