Trieste, 6 dic - "Il nuovo regolamento approvato dalla Giunta
prevede sicuramente un consolidamento degli interventi a favore
delle donne che hanno subito violenza. È il risultato di un
percorso ampio e condiviso con i principali portatori di
interesse a partire dai servizi sociali dei Comuni che ha visto
la partecipazione diretta delle associazioni che operano sul
territorio. L'Amministrazione regionale intende tenere alta
l'attenzione su questo tema che, purtroppo, è di grande
attualità, aumentando nella prossima sessione di bilancio le
risorse da mettere a disposizione e investendo anche sulla
formazione. Tutte le forze politiche sono unite nel fronteggiare
questo fenomeno che sta coinvolgendo profondamente l'intera
nostra comunità".
Lo ha affermato oggi a Trieste l'assessore alla Salute Riccardo
Riccardi durante la seduta della III Commissione convocata per
esprimere un parere sulla delibera 1551 della Giunta con cui è
stato approvato, in via preliminare, lo schema di regolamento di
attuazione dell'articolo 23 della legge regionale 12 del 2021
riguardante gli interventi per la tutela delle donne vittime di
violenza e per il contrasto e la prevenzione di atti violenti e
discriminatori.
"Questo regolamento - ha ricordato Riccardi - disciplina anche le
procedure di autorizzazione, accreditamento e vigilanza delle
strutture antiviolenza ai sensi della legge 6 del 2006. Il testo
recepisce inoltre i requisiti minimi per i centri antiviolenza,
delle case rifugio e delle strutture per uomini autori di
violenza domestica e di genere, tenendo conto delle più recenti
indicazioni individuate a livello nazionale dall'intesa
Stato-Regione".
Secondo il rappresentante della Giunta Fedriga il documento,
superando l'attuale modalità di erogazione dei contributi basata
su progetti presentati dalle singole associazioni, interviene
anche sui criteri di finanziamento delle strutture e sulle
modalità per l'assegnazione delle risorse del Fondo per il
contrasto alla violenza e alle discriminazioni. Fondo che nella
manovra di fine anno sarà oggetto di un aumento di 500mila euro e
che quindi avrà una dotazione di 1 milione e 759mila euro.
"Lo scopo - ha precisato Riccardi - è quello di disciplinare in
modo organico questa materia, garantendo i necessari strumenti di
coordinamento e di programmazione attraverso la promozione di una
filiera di servizi specialistici presenti in modo capillare in
tutto il Friuli Venezia Giulia e integrati con la rete già
operativa dei servizi sociali e sociosanitari".
Durante la seduta della III Commissione è stato ricordato che il
nuovo regolamento definisce i requisiti strutturali,
organizzativi e di personale; i servizi minimi da garantire;
l'istituzione dell'elenco regionale; le procedure di
autorizzazione e accreditamento gestite tramite lo Sportello
unico per le attività produttive (Suap); i criteri per la
determinazione della retta per le case rifugio e le case di
transizione e gli obblighi informativi.
Le nuove modalità e i criteri per le assegnazioni del Fondo
regionale antiviolenza includono invece gli interventi di
prevenzione, comunicazione e sensibilizzazione e monitoraggio di
questi fenomeni attraverso gli sportelli territoriali; la
formazione per gli operatori pubblici e privati; le iniziative di
protezione, sostegno e reinserimento a favore di donne e minori
vittime di violenza, di orfani per crimini domestici, di persone
vittime di discriminazione e violenza e anche di autori di
violenza.
ARC/TOF/pph