ILLY VISITA L' "ISOLA DELLA CONA"

Staranzano, 15 gen - Un habitat selvaggio di grandissima suggestione e unicità. E' la Riserva naturale regionale "Foce dell'Isonzo", al cui interno è presente la suggestiva area "Isola della Cona", un'area circondata dal mare, dal fiume Isonzo e dal canale Quarantia e collegata alla terraferma attraverso una diga che consente un agevole accesso nel Comune di Staranzano. La riserva è stata visitata oggi dal presidente della Regione, Riccardo Illy, accompagnato alla scoperta di un ambiente naturale straordinario per unicità e bellezza da Fabio Perco, direttore scientifico della Stazione biologica dell'Isola della Cona, assieme al botanico, Pierpaolo Merluzzi, al biologo Kajetan Kravos e al consulente faunistico della Regione, Enrico Benussi. "Sono rimasto colpito - ha commentato Illy al termine della visita - dal fatto che si tratti di una zona rinaturalizzata, che l'uomo un tempo ha deciso di sottrarre all'acqua per svolgervi le attività agricole e che adesso è stata restituita all'acqua per rinaturalizzarla e permettere la vita di animali che altrove vengono cacciati e di conseguenza ai visitatori e turisti di fruire della loro visione. Mi ha colpito, inoltre, la grande passione e dedizione dei ricercatori che lavorano nella riserva e la piena fruibilità che è stata progettata per questa riserva, dove uomo e animale sono giustamente separati, ma possono con rispetto osservarsi". Illy ha dichiarato che la Riserva "Foce dell'Isonzo" è "un modello da imitare e ove possibile da allargare" e ha manifestato il suo interesse per il progetto internazionale che, in collaborazione con la Slovenia, intende creare un parco lungo l'intera asta dell'Isonzo. "Credo che sia un progetto da approfondire e, una volta verificate le compatibilità economica e finanziaria, da realizzare. Credo che il turismo ambientale sia particolarmente adatto alla nostra Regione, perché si sposa molto bene con l'agriturismo, l'albergo diffuso, le piste ciclopedonali, che sono in fase di grandissimo sviluppo. Un investimento nelle riserve e nei parchi naturali ha dunque sicuramente un senso non solo per tutelare l'ambiente, ma anche per sviluppare le attività turistiche, un'attività economica che darà sempre più ricchezza alla nostra regione". La riserva offre la possibilità di osservare una vasta gamma di animali, altrove rari e inconsueti ed è come ha fatto notare il direttore Perco "una delle riserve con il più alto numero di specie". Ne sono state infatti individuate oltre 310 di uccelli e 700 vegetali. Alla visita erano presenti il consigliere regionale, Franco Brussa, il sindaco di Staranzano, Lorenzo Presot e amministratori locali. ARC/ Elisabetta Pozzetto