Trieste, 1 dic - "La Regione sta affrontando le tematiche
ambientali tenendo conto della presenza umana e del diritto al
miglioramento della nostra società in modo compatibile con la
sostenibilità e la tutela dell'ecosistema nel quale viviamo.
Un'azione costante che portiamo avanti con tre prospettive:
quella emergenziale di breve periodo, quella legislativa e quella
di più ampio respiro temporale".
Lo ha affermato l'assessore alla Difesa dell'ambiente Fabio
Scoccimarro che questa mattina ha aperto i lavori del convegno
"Il Friuli Venezia Giulia nel clima che cambia: eventi, evidenze,
misure", organizzato a Trieste da Arpa Fvg.
"Per dare risposte immediate ai fenomeni climatici estremi e a
quelli siccitosi che hanno colpito anche la nostra regione,
abbiamo messo in campo ordinanze specifiche. Solo per fare alcuni
esempi importanti, un provvedimento - ha spiegato - ha riguardato
in particolare la regolazione dei pozzi artesiani a getto
continuo a uso domestico. Senza questa misura rischiamo di
continuare a sprecare ogni anno 1 miliardo di metri cubi di acqua
che corrisponde alla portata del fiume Isonzo in semi piena. Una
situazione non più accettabile visto che le nostre falde sono da
anni in costante diminuzione nonostante le recenti forti ondate
di maltempo".
"Con un contributo specifico di 8 milioni e 700mila euro - ha
aggiunto l'assessore - recentemente è scattato inoltre il
progetto per la messa in sicurezza dei canali navigabili e per il
ripascimento delle spiagge di Grado e Lignano, pesantemente erose
dalle mareggiate di inizio novembre".
"La seconda prospettiva si concretizza invece attraverso la
nostra azione legislativa, mettendo in campo progettualità in
grado di consolidarsi nell'arco dei 5 anni di amministrazione -
ha sottolineato Scoccimarro -. Le nostre iniziative, per citarne
solo alcune, hanno riguardato le sottoscrizioni dei contratti di
fiume, la costituzione del nuovo Piano energetico regionale, la
chiusura e riconversione - in tempi record - dell'area a caldo
della Ferriera di Servola che emetteva 2 milioni di tonnellate di
CO2 in atmosfera e la promozione dell'accordo per il superamento
dell'utilizzo del carbone nella centrale A2A di Monfalcone con la
realizzazione di nuovi impianti alimentati a gas e idrogeno".
"Vanno poi ricordate - ha precisato l'assessore - le prospettive
di più ampio respiro temporale su cui stiamo lavorando con grande
determinazione: la decarbonizzazione del Golfo di Trieste con
l'elettrificazione delle banchine portuali, la legge FVGreen che
punta ad anticipare di 5 anni l'obiettivo di zero emissioni del
Green Deal Europeo fissato per il 2050, la difesa del nostro
territorio contro il dissesto idrogeologico, l'aumento dei
polmoni verdi urbani, le Comunità energetiche e l'ambizioso
progetto transfrontaliera per realizzare la prima valle
dell'idrogeno verde insieme a Slovenia e Croazia".
"Sono tutti obiettivi che vogliamo centrare ponendoci sempre in
ascolto di tutti gli attori coinvolti, a partire dai cittadini.
Per troppo tempo - ha concluso l'esponente della Giunta Fedriga -
le problematiche ambientali in questo Paese non sono state
affrontate per opportunismo e per convenienza nel timore di
perdere consenso politico. L'obiettivo della nostra
Amministrazione è quella invece di rendere effettive tutte queste
misure per tutelare al meglio la vita e il benessere degli
abitanti del Friuli Venezia Giulia".
ARC/RT/al