(ACON) Trieste, 30 nov - "Il fatto che questa legge di
Stabilità possa contare su enormi risorse grazie ai 615 milioni
in più rispetto allo scorso anno, è sicuramente un fatto
positivo. Va tuttavia evidenziato che, in molti casi, queste
maggiori risorse non siano accompagnate da una strategia,
soprattutto in sanità, enti locali e ambiente".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Andrea Carli
(Partito democratico), che sarà uno dei relatore per la minoranza
in Aula, dal 12 al 15 dicembre prossimi, della legge di Stabilità
2024 che oggi ha concluso il suo iter nelle Commissioni.
"Per quanto riguarda gli stanziamenti nel comparto Salute -
continua Carli - può soddisfare il maggiore stanziamento di fondi
per gli ambiti socioassistenziali e anche per l'incremento del
Fondo sociale per la disabilità. Al contrario, le maggiori
risorse rispetto alla manovra dello scorso anno a favore delle
Aziende sanitarie non saranno sufficienti e dovranno essere
integrate in corso d'anno per altri 100 milioni, lasciando
intendere ancora una volta una sorta di navigazione a vista,
poiché la presenza di una strategia presupporrebbe la messa a
disposizione da subito del budget per l'intero anno, in modo da
poter poi condividere obiettivi con le Aziende sanitarie. A meno
che la reale strategia (al momento non esplicitata) non sia
quella di tagliare ulteriori servizi, come successo con il punto
nascita di San Vito al Tagliamento. Al di là delle dichiarazioni
di intenti, la Giunta non ci ha ancora spiegato chiaramente come
voglia realizzare il Sistema sanitario regionale del futuro".
"Riguardo alle autonomie locali - aggiunge il consigloiere dem
-il Centrodestra può a diritto essere soddisfatto di aver
aggiunto 20 milioni per i Comuni, ma lascia fortemente perplessi
la modalità di distribuzione delle risorse, che in concreto
mantengono ancora forti disparità fra i Comuni sull'extragettito.
Fatto ancora più grave, nella legge di Stabilità 2024 non c'è
ancora nessuna idea su come risolvere il problema più importante,
ovvero la mancanza di personale nei Comuni: di questo passo, sarà
sempre più difficile che riescano a spendere i soldi che gli
vengono affidati per realizzare opere, come già evidenziato dalla
Corte dei Conti nel recente rapporto annuale. Resta il forte
approccio ideologico sul ritorno alle Province elettive, che non
risolverà comunque i problemi dei Comuni".
"Sull'ambiente - continua l'esponente di Centrosinistra -
registriamo un aumento di investimenti per contrastare il
dissesto idrogeologico, tuttavia mancano risposte forti e serie
rispetto alla grande emergenza dell'approvvigionamento idrico, a
cui viene data una risposta molto parziale attraverso una misura
per realizzare raccolte d'acqua nelle abitazioni".
Inoltre, per Carli "la mancanza di strategia si denota anche
dall'assenza di indicazioni su FVGreen (Disposizioni per lo
sviluppo sostenibile e la transizione ecologica del Friuli
Venezia Giulia), che il Consiglio regionale aveva approvato a
inizio 2023".
Infine, "c'è il tema cruciale della denatalità che va affrontata
con decisione, con interventi come il nido gratis già dal primo
figlio, e quello del dimensionamento scolastico: a fronte del
calo degli studenti - chiosa il consigliere di Opposizione - si
fa prevalere una logica di tagli quando, invece, si dovrebbe
andare verso una scuola che sia maggiormente a misura della
realtà attuale e in grado di affrontare le sfide del futuro".
ACON/COM/rcm