(ACON) Trieste, 30 nov - Gli strumenti della manovra di
bilancio di fine anno prendono il volo verso l'appuntamento di
metà dicembre con l'Assemblea legislativa in seduta plenaria,
archiviando due settimane di intensa attività in seno alle
Commissioni consiliari.
A concedere l'ultimo e definitivo via libera ai documenti
finanziari, esprimendo parere favorevole a maggioranza (sempre
apertamente contrarie le Opposizioni), è stata la I Commissione
consiliare, presieduta da Alessandro Basso (FdI) e integrata dai
presidenti delle altre Commissioni, che ha concluso l'esame del
Defr 2024 e dei ddl 9 (Legge collegata alla manovra di bilancio
2023-26) e 10 (Legge di stabilità 2024), nonché del ddl 11
(Bilancio di previsione per gli anni 2024-26).
Relatori per l'Aula saranno i capigruppo Mauro Di Bert (Fedriga
presidente) e Antonio Calligaris (Lega), insieme al forzista
Andrea Cabibbo e allo stesso Basso per la Maggioranza. L'altro
capogruppo Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg)
si esprimerà invece per la Minoranza con Andrea Carli (Pd) e
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg).
Prima di procedere all'espressione di voto conclusiva, tuttavia,
è stato necessario licenziare (ancora a maggioranza) gli articoli
delle sezioni di articolato di competenza dell'assessore
regionale alle Finanze, Barbara Zilli: l'articolo 9 della
Collegata, seguito dal primo e dagli ultimi 3 della Stabilità
(compresa la copertura finanziaria) con corollario finale
concesso al Bilancio.
Gli interventi modificativi introdotti da Zilli hanno riguardato
soprattutto un passaggio trasversalmente apprezzato (opinione
esplicitata in particolare da Moretuzzo) che "si propone come una
novità a livello nazionale per le erogazioni liberali a favore
dei trust e, in particolare, di quello 'Dopo di noi' a vantaggio
delle persone con gravi disabilità che devono affrontare la vita
dopo la morte dei genitori. Si tratta di una proposta normativa
che crea una detrazione Irap - ha spiegato l'esponente
dell'Esecutivo - per incentivare le donazioni. L'ordinamento
fiscale statale prevede una deduzione Irpef per chi fa queste
liberalità, noi abbiamo provato a incidere sull'Irap prevendendo
un beneficio fiscale concreto dell'80% fino a 10mila euro sul
singolo anno di imposta. Vogliamo capire quale potrà essere il
tiraggio, per poi eventualmente aumentare le poste dopo una fase
sperimentale coperta con un milione e mezzo di euro nel triennio".
Tra le istanze promosse anche l'estensione dell'Irap agevolata ai
professionisti associati, nonché ulteriori misure di sostegno
attraverso il Fondo regionale per il pluralismo e l'innovazione
alle emittenti radiotelevisive locali con sede legale e operativa
sul territorio in base non solo alle graduatorie ministeriali, ma
anche a quelle regionali. Idem per la programmazione legata alla
specificità dei territori di confine.
Espressa dal capogruppo dem Diego Moretti l'unica curiosità "su
chi si ritroverà a gestire nel concreto i 14 milioni destinati a
Go!2025", le dichiarazioni di voto sulla manovra sono risultate
tutte categoriche.
Pollice verso da parte delle Opposizioni con Honsell a premettere
di esprimersi "con afflizione e profondo dispiacere. Essere
costretto a votare contro una Stabilità così ricca non mi fa
piacere". Anche secondo Carli il giudizio finale "non può essere
positivo, benché ci sia grande abbondanza di risorse (615 milioni
di euro, +12%), perché su temi particolarmente cruciali mancano i
progetti precisi, soprattutto nel settore della sanità".
Moretuzzo ha rimarcato il fatto di "aver registrato scarsa
disponibilità al confronto da parte di alcuni assessori" e che
"questo non è un buon viatico per affrontare in modo serio e
realmente condiviso temi che dovrebbero appartenere all'Aula
intera".
La pentastellata Rosaria Capozzi, da parte sua, ha confermato che
"nonostante tutti gli innesti, questi contenuti non ci piacciono
e tendono verso risultati che non danno risposte ai cittadini",
mentre Serena Pellegrino (Avs) ha rimarcato la convinzione che si
tratti "di un progetto evidente di centrodestra che va nella
direzione della privatizzazione. Le vostre idee sono chiare, i
cittadini lo sanno e lo valuteranno a dovere quando vedranno
crollare intorno a loro pezzi di welfare. Noi, comunque, ci
opporremo con tutte le nostre forze".
Posizioni diametralmente opposte dagli scranni di maggioranza con
Cabibbo certo di "una manovra imponente e di grande respiro,
anche sugli investimenti. Non ci sono tagli e tutte le Direzioni
hanno avuto almeno le dotazioni della Finanziaria precedente.
Inoltre, sono stati fatti investimenti nei comparti che subiscono
gli aumenti dei costi, come sanità ed Enti locali".
Di Bert ha definito i documenti valutati come "un'ottima manovra.
La gente comprenderà lo spirito nobile nell'impegnare questi
fondi importanti, toccando tutto lo scibile e dimostrando di
saper spendere bene. Esiste un programma ben preciso volto
all'interesse collettivo e al bene pubblico. Sono anche convinto
che gran parte dei consiglieri di opposizione condivide i
contenuti".
Markus Maurmair ha altresì ammesso che "solo alla luce di questa
mia prima esperienza in aula mi rendo conto della complessità e
della bontà del percorso fatto finora da una Giunta di
esperienza. A partire da Zilli che ha dimostrato di avere il
pieno controllo dei numeri della Regione: una buona conduzione
che offre risorse incrementali a tutti gli assessori per
politiche che soddisfano molteplici necessità".
Il leghista Calligaris, infine, ha tenuto a evidenziare "il
grande lavoro svolto, perché in soli cinque mesi sono stati
presentati due assestamenti e una finanziaria da record per la
storia del Friuli Venezia Giulia. Questo Consiglio regionale ha
lavorato su misure importanti, grazie alle attività continue di
quest'ultimo periodo, ma i risultati derivano anche dai
presupposti messi in campo nel quinquennio precedente".
ACON/DB