VISITA MINISTRO TURCO AL CRO DI AVIANO

Aviano, 06 nov - "Qui ho visto un mix di eccellenze nella ricerca, nella clinica, nell'assistenza, nell'investimento sulla persona, che porta a quella umanizzazione della sanitÖ che dovrebbe essere una costante in ogni realtÖ. A questo mix si aggiunge l'esperienza dell'Hospice 'Via di Natale' e da altre forme di volontariato portate avanti dalla passione degli addetti e dalla solidarietÖ della gente". Questo l'apprezzamento del Ministro della Salute, Livia Turco, al Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, dal quale ha iniziato stamani la sua visita a diverse realtÖ della sanitÖ del Friuli Venezia Giulia. Accompagnata dall'assessore regionale alla Salute e Protezione sociale, Ezio Beltrame, il ministro Turco ß stata accolta dai rappresentanti delle istituzioni locali - fra cui diversi esponenti del Consiglio regionale - e dai dirigenti del CRO. Ma all'arrivo la Turco ß stata salutata dai rappresentanti di varie associazioni di volontariato (fra cui "Via di Natale" e "Ragazzi della Panchina") e da diversi pazienti, alcuni provenienti da lontane realtÖ italiane. E a queste il ministro ha fatto riferimento quando ha affermato con forza che il "Patto per la Salute" sul quale si regge la sanitÖ pubblica ("l'unica - ha affermato - che può garantire equitÖ di trattamento a ogni singolo cittadino a prescindere dalle sue personali possibilitÖ di reddito") deve prevedere "l'unitarietÖ del sistema per offrire gli stessi servizi su tutto il territorio nazionale, la qualitÖ, la considerazione della salute come investimento". Proprio sugli investimenti si ß molto insistito durante la visita, sia quelli dello Stato che quelli della Regione in un settore coså delicato. Da parte dei dirigenti e del personale del CRO (il commissario Piero Della Valentina, i direttori scientifico, Paolo De Paoli, e sanitario, Giovanni Del Ben, il ricercatore Maurizio Mongiat, l'infermiera Mariagrazia Valentini, il medico Maria Grazia Micheli), assieme all'illustrazione della realtÖ del Centro e delle sue prospettive in un sistema che vede alimentarsi e stimolarsi a vicenda ricerca e clinica, sono state poste ai rappresentanti di Governo nazionale e di Regione precise richieste in merito al precariato, alla formazione (progetto di un "campus"), di utilizzazione di risorse proprie, di una solida rete nazionale degli istituti di ricerca e cura. Per parte sua l'assessore Beltrame ha posto l'accento sulla recente legge regionale che dÖ finalmente stabilitÖ agli istituti di ricerca e cura (in Friuli Venezia Giulia il CRO e il "Burlo Garofolo" di Trieste). "Ma non si tratta solo - ha detto - di uscire dallo stato commissariale, ma soprattutto di inserire i due istituti nella rete integrata della sanitÖ regionale da un lato e di garantire - assieme allo Stato - le risorse per la ricerca, che ß un pilastro fondante per una sanitÖ di qualitÖ e di livello". È positivo, per Beltrame, che accanto a quanto prevede la Finanziaria regionale, anche quella dello Stato preveda un Fondo Sanitario Nazionale consistente, dal quale il Friuli Venezia Giulia si attende risposte importanti per gli investimenti e appunto per la ricerca. Per il ministro Livia Turco "da questa visita ho tratto spunti di conoscenza che saranno utili nella programmazione e nelle scelte politiche. Non esistono 'periferie' in sanitÖ e dal Friuli Venezia Giulia viene un esempio importante di 'buona sanitÖ' e di collaborazione con lo Stato". Circa gli impegni che il Governo nazionale può assumere, la Turco ha sottolineato quanto previsto dalla Finanziaria per l'investimento nella ricerca (nella sanitÖ e negli altri settori): "un investimento che riguarda tutto il Paese, ma va superata la frammentazione a favore di progettualitÖ, reti solide, capacitÖ di programmazione, valutazione dei risultati, un respiro internazionale della ricerca stessa, apertura ai giovani". La valorizzazione delle competenze dei giovani ricercatori deve divenire un indirizzo per tutti e in quest'ottica la Finanziaria prevede anche il superamento del precariato con percorsi di assorbimento. Circa la rete oncologica nazionale, per il ministro va potenziato ed eventualmente migliorato il progetto esistente". ARC/Nico Nanni