BILANCIO. MARTINES (PD): URGENTI LE RISORSE A LR 16/2022 SU DISABILITÀ

(ACON) Trieste, 30 nov - "In I Commissione consiliare, oggi si è discusso anche di finanziamento della legge regionale 16/2022 sulla disabilità, norma tanto attesa e votata quasi all'unanimità nella passata legislatura e che adesso trova puntualmente un consistente finanziamento di 8,5 milioni di euro, somma che va ad aggiungersi alle risorse che attualmente vengono impegnate in questo settore. Questa è una buona notizia che non può non essere accolta con favore dall'intero sistema che opera in questo vario mondo, fatto di persone disabili, famiglie, operatori, terzo settore e Comuni". Lo afferma in una nota il consigliere regionale Francesco Martines (Pd), che aggiunge: "Quest'ultimi, come gli stessi consorzi dei Comuni che fino adesso e anche in via transitoria continueranno ad operare nei prossimi uno/due anni nell'Isontino e nella Bassa Friulana, già quest'anno stanno soffrendo a livello finanziario per un aumento dei costi di gestione, ma anche per un notevole aumento dopo il periodo di Covid di utenti che stanno facendo ricorso ai servizi sociali". "Molto probabilmente - così ancora Martines - queste nuove risorse serviranno in parte per compensare lo sbilancio tra costi e ricavi delle entità che stanno già operando, ma gran parte dovranno essere utilizzate per dar corso a tutte quelle misure previste nella legge, misure innovative che necessitano di progettualità aderenti alle esigenze di un mondo dove tutte le situazioni di fragilità hanno bisogno di sicurezza e di massima attenzione". "E' chiaro che per 'mettere a terra' rapidamente queste risorse affinchè producano i loro effetti, servono dei regolamenti attuativi, tali da definire in maniera puntuale la ripartizione fra le diverse linee di azione e questa - evidenzia il consigliere dem - è una sfida che va giocata a beneficio degli utenti". "Un altro ragionamento va fatto in merito al comportamento da tenere in futuro nei confronti dell'apporto finanziario che famiglie e Comuni dovranno dare - conclude Martines -, anche perché c'è la necessità di sgravare in buona parte queste realtà che si son trovate negli ultimi anni a dover contribuire, per quanto di loro competenza e in misura sempre maggiore, non solo alla gestione finanziaria degli ambiti sociali, ma anche a sostenere fino a circa il 30% le attività dei consorzi Campp e Cisi". ACON/COM/rcm