Trieste, 15 apr - Il 71 per cento degli 889 intervistati (sui 1500 previsti) nel corso di un'indagine avviata a marzo da Quaeris sul tema della sicurezza in Friuli Venezia Giulia è a conoscenza dell'impegno finanziario della Regione (12 milioni) a sostegno dei progetti elaborati in proposito dai Comuni. Il 99 per cento giudica molto opportuna l'interconnessione delle sale operative e il 96,5 per cento approva gli stanziamenti regionali a favore di un miglioramento della sicurezza stradale (2 milioni) e nelle scuole superiori (2 milioni). Ancora, se il 60 per cento ritiene che a occuparsi di sicurezza debbano esser le forze dell'ordine, il 42,7 per cento fa riferimento alla polizia municipale e il 27,3 ritiene che debbano essere i Comuni a farsene carico. Infine, a conferma di come i cittadini vedono la polizia locale, il 95,4 per cento auspica un potenziamento delle sue dotazioni strumentali e il 78 per cento ne giudica insufficiente la presenza nel proprio comune. È quanto è emerso oggi a Trieste, nel corso della presentazione della ricerca alla quale hanno partecipato il presidente della Regione, Renzo Tondo, e l'assessore regionale alla Sicurezza, Federica Seganti. Ricordando che "il potenziamento del sistema della sicurezza in Regione è stato uno degli argomenti portanti della campagna elettorale che ha portato alla elezione di questa maggioranza", il presidente Tondo ha ribadito che la legge regionale sulla sicurezza è utile in particolare ai piccoli Comuni, offre supporto sia alle Forze dell'ordine locali e dello Stato, che a quanti già lavorano in questo settore e risponde alle esigenze dei cittadini, come attesta lo studio illustrato oggi dal direttore di Quaeris, Giorgio De Carlo. "È mai possibile - si è chiesto Tondo, riferendosi al dibattito politico sorto attorno ad alcuni contenuti della legge regionale sulla sicurezza - che siamo orgogliosi quando la Protezione Civile indossa la sua uniforme e parte per l'Abruzzo, così come lo siamo di quegli anziani che con la fascia al braccio aiutano i ragazzi fuori dalle scuole e del nostro volontariato, mentre invece, quando ci si organizza per garantire la sicurezza di un territorio, ciò dà origine, e a me pare decisamente fuori luogo, a un dibattito esclusivamente ideologico"? "Il sondaggio dimostra che c'è una forte attenzione dei cittadini per il tema della sicurezza" ha dichiarato a sua volta l'assessore Seganti, sottolineando l'importanza della percezione delle forze dell'ordine come persone assolutamente attive sul territorio e l'ottimo voto (stando alla ricerca è in media di 7,7 su un massimo di 10 punti) dato alla polizia locale, "che la gente considera più vicina". L'assessore ha quindi rilevato che la popolazione percepisce in maniera positiva anche gli strumenti a favore della sicurezza, quali l'aumento dell'illuminazione, la videosorveglianza, le dotazioni alla polizia locale (pistole, manette, sfollagente e spray urticante) la messa in rete delle sale operative ed i volontari per la sicurezza. "Tutte cose in divenire alla pari di altre che, se pure non costituiscono le parti principali della riforma, hanno attirato l'attenzione politica" ha indicato Seganti, notando che comunque anche i volontari per la sicurezza hanno un ottimo indice di gradimento da parte della popolazione. ARC/LVZ