AIUTI ABRUZZO, AUTONOMIE LOCALI IN PRIMA LINEA

Udine, 14 apr - Per essere efficaci ed efficienti nell'aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo è necessario un adeguato ed immediato coordinamento degli interventi. Per questo, e per evitare la dispersione delle risorse e garantire la certificazione di tempi e risultati, gli assessori regionali alla Protezione civile, Vanni Lenna, e alle Autonomie locali, Federica Seganti, hanno chiesto oggi ai sindaci ed ai presidenti delle Province di dar vita, assieme alla Regione, ad un sistema integrato d'interfaccia tra le richieste d'aiuto e l'attività spontanea di soccorso sviluppatasi in Friuli Venezia Giulia. "Un sistema in cui la Regione abbia un ruolo organizzativo e di collettore" ha spiegato Seganti, aggiungendo che "spetta comunque ai sindaci l'attività di prima linea nei confronti della cittadinanza e dell'associazionismo che, al di là della Protezione civile, si è messo in moto per dare una mano". "Anche in questo caso il fulcro dell'operazione è la centrale della Protezione civile regionale a Palmanova", ha fatto presente Lenna, ricordando il Numero Verde della Sala operativa 800500300 e spiegando che qui vengono raccolti anche tutti i dati da trasferire al dipartimento nazionale di Protezione civile sulla disponibilità sia di tecnici e professionisti che di abitazioni, anche se, è stato rilevato, "gli abruzzesi, come i friulani, sono molto legati alla loro terra". Ai sindaci presenti (ma agli altri verrà comunque inviata una nota riepilogativa sui risultati dell'incontro e su come si intende procedere) è stato consegnato un promemoria con le coordinate del conto bancario da utilizzare per le donazioni di cittadini ed enti. I bonifici vanno fatti utilizzando il conto aperto presso l'Unicredit Banca - filiale n.3 di via Silvio Pellico a Trieste - ed intestandoli alla Tesoreria del Fondo regionale per la Protezione civile, con causale "PRO SISMA ABRUZZO" e Codice IBAN "IT/50/Z/02008/02241/000003120964". Gli assessori hanno chiesto ai sindaci del Friuli Venezia Giulia di farsi promotori di queste informazioni affinché, ha detto Lenna, "non vada dispersa la catena dei soccorsi e non si perda di vista l'obiettivo di dare alle popolazioni colpite quello che effettivamente serve". Un invito al pragmatismo che introduce alla seconda fase delle operazioni di soccorso, "da portare avanti - ha rilevato Lenna - con la stessa organizzazione e razionalità usata in quella dell'emergenza". Per questo "le risorse che verranno messe a disposizione - ha spiegato - saranno finalizzate a progetti come la costruzione di prefabbricati per l'ospitalità immediata dopo le tendopoli oppure per interventi su strutture pubbliche da attuare con fondi messi a disposizione dalla Regione e attingendo alla solidarietà dei cittadini". Il direttore della Protezione civile, Guglielmo Berlasso, ha poi fatto un rapido quadro dell'impegno regionale in Abruzzo sino ad oggi, ricordando che al Friuli Venezia Giulia è stata affidata l'attività di ricognizione in tutti i territori colpiti dal sisma. "Ora bisogna procedere alla rimozione delle macerie e alla bonifica", ha detto Berlasso, notando che occorre provvedere quanto prima alla realizzazione dei prefabbricati da destinare a strutture pubbliche e private. "Quelle provvisorie offerte dal Friuli Venezia Giulia dopo il terremoto del Molise erano di qualità tale - ha ricordato Berlasso - che vengono ancora oggi usate come abitazioni". ARC/LVZ