DEMANIO: AVVIATO CONFRONTO SUI CANONI DELLE CONCESSIONI

Trieste, 10 apr - La Regione è disponibile ad avviare un approfondimento e un confronto con le associazioni di categoria sulla questione dei canoni demaniali per le spiagge in concessione, valutando quali possono essere i suoi margini di manovra in questa materia. Lo ha assicurato l'assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi che, oggi a Trieste, ha incontrato i rappresentanti dei gestori delle spiagge. L'occasione di questo primo incontro è stata offerta da un adempimento tecnico: la revisione del PUD (Piano di utilizzazione del demanio marittimo con finalità turistico-ricreative), previsto dalle legge regionale 22 del 2006, resosi necessario in seguito a una sentenza del TAR (Tribunale amministrativo regionale), che ha eccepito su alcune norme relative a un tratto di arenile in Comune di Duino-Aurisina. La procedura di legge prevede di sentire, sulle modifiche del PUD, sia il parere dei Comuni della costa, sia quello delle associazioni di categoria. E così oggi la Regione ha convocato due distinte riunioni, la prima con gli amministratori locali (presenti anche i consiglieri regionali Roberto Marin e Piero Tononi), la seconda con i gestori. Gli incontri hanno permesso anche un esame più ampio sulla questioni dei canoni e delle norme nelle aree demaniali. "La Regione - ha detto Riccardi - si rende conto che vi sono alcune storture e che è necessario intervenire sul piano legislativo per superarle. Come Regione abbiamo a cuore lo sviluppo turistico e i nostri imprenditori, ma anche il rispetto delle leggi". La questione dei canoni, dal punto di vista giuridico, è estremamente complessa, soprattutto dopo il trasferimento delle competenze sul demanio marittimo dallo Stato alla Regione Friuli Venezia Giulia. Dal primo aprile di quest'anno i canoni demaniali sono versati direttamente alla Regione, ma a stabilirne l'entità è lo Stato. Bisognerà quindi valutare attentamente, è stato rilevato, quali possono essere le possibilità di intervento della Regione. La legge regionale 22 del 2006 ha previsto di modificare le procedure di assegnazione dei tratti di litorale, passando da un affidamento diretto a una procedura di gara, nell'ambito delle competenze di pianificazione della Regione e degli Enti locali. I vincitori hanno presentato dei piani economico-finanziari con la previsione degli investimenti, e adesso il previsto aumento dei canoni demaniali viene a modificare il quadro di riferimento dei costi su cui questi piani erano basati. Come ha confermato Riccardi nell'incontro con gli amministratori locali, la Regione è disponibile anche ad avviare un approfondimento più generale sulla revisione delle norme, e in particolare proprio sulla legge 22 del 2006. ARC/PF