Udine, 06 apr - "Una proposta aperta, un testo non chiuso" che la Regione è pronta ad integrare con proposte e suggerimenti che giungeranno nelle prossime settimane da gestori, compagnie, Camere di commercio e realtà del territorio (Anci ed Upi).
E' questa la "filosofia" della bozza di disegno di legge sulla rete di distribuzione dei carburanti in Friuli Venezia Giulia che l'assessore regionale all'Energia Riccardo Riccardi ha presentato oggi ad Udine alle parti interessate, richiamando l'esigenza di un nuovo strumento normativo a seguito dei rilievi della Ue (l'Europa ha aperto un'istruttoria contro l'Italia per una legislatura ritenuta troppo restrittiva) e del cosiddetto decreto Brunetta, dell'agosto 2008, che ha in parte recepito le "censure" comunitarie.
"Razionalizzazione, snellimento e soprattutto liberalizzazione del mercato carburanti in regione", ha indicato Riccardi, sono gli assi portanti di questo ddl che sostituirà la precedente norma (la legge 8 del 2002) ormai non più in linea con le decisioni di Bruxelles e che di fatto andrà a "sbloccare una situazione regionale 'ingessata' quanto a numero e localizzazione degli impianti di distribuzione".
"Più libero mercato", quindi secondo l'assessore Riccardi, in una rete che nel 1989 contava su 766 impianti, poi ridottisi a 624 a fine 2000 e che oggi può contare su 552 impianti, con una riduzione di soli 72 negli ultimi sei anni.
Dunque "semaforo verde" alla libera ubicazione di detti impianti sul territorio (nell'ambito comunque degli strumenti di pianificazione dei Comuni), senza più vincoli di distanze tra loro, senza differenze tra impianti autostradali e stradali e senza più limitazioni commerciali specifiche, che di fatto significa la possibile apertura di distributori anche nei grandi centri commerciali, sino ad ora vietata.
Semplificate poi le procedure, ha annunciato l'assessore regionale, con la necessità di ottenere un'autorizzazione unica all'apertura da parte di un'apposita Conferenza dei servizi e norme più "leggere" per quanto riguarda i collaudi.
Completata la fase di acquisizione di pareri ed indicazioni degli operatori del settore, ha infine sottolineato Riccardi, la bozza sarà inviata al Consiglio delle Autonomie locali; successivamente sarà approvata definitivamente dalla Giunta Tondo ed inviata al Consiglio regionale.
ARC/RM