ECONOMIA: TONDO, CRISI SI CONTRASTA CON IDEE E UNITA'

Maniago, 03 apr -Il Friuli Venezia Giulia non può permettersi divisioni interne se vuole affrontare nel giusto modo la crisi ed uscirvi con una forte spinta verso il rilancio di tutto il territorio, utilizzando a questo scopo una fondamentale economia di scala che esalti le eccellenze senza preclusioni ideologiche. Il presidente della Regione, Renzo Tondo, lancia questo messaggio al Festival delle Città d'Impresa di Maniago, riscontrando l'immediato appoggio del presidente di Unindustria Pordenone, Maurizio Cini, e dell'economista Roberto Grandinetti, entrambi relatori al dibattito "Innovare per vincere la crisi" moderato dal giornalista del Sole 24 Ore, Claudio Pasqualetto. "Non serve creare altri parchi scientifici o distretti industriali - ha affermato Tondo - perché l'intero modello va rimesso in discussione a favore del risultato finale che è quello di sostenere gli imprenditori ovunque essi siano, dentro o fuori da questi contenitori". A questo proposito, il governatore del Friuli Venezia Giulia è intenzionato "a creare una task force capace di identificare e valorizzare le eccellenze, promuovendo e accompagnando gli innovatori che impegnano tutto il loro tempo nella ricerca e nella produzione". Ma per affrontare il momento difficile dal quale nemmeno l'estremo Nordest è immune, la Regione ha individuato tre importanti linee di intervento: immettere liquidità al sistema produttivo (50+50 milioni di euro), utilizzando a questo scopo Friulia, Mediocredito e Confidi per aiutare le imprese sane che operano in prospettiva, attivare gli ammortizzatori sociali per tutelare i lavoratori esclusi e favorire gli investimenti infrastrutturali anche attraverso l'indebitamento nel bilancio regionale. "L'anno scorso abbiamo sanato un debito pregresso creato sulla spesa corrente - ha ricordato Tondo - e grazie a questo intervento ora siamo stati in grado di attivare un fido di 100 milioni di euro a sostegno degli investimenti". Il Friuli Venezia Giulia è molto esposto agli effetti della crisi perché è una regione fortemente industrializzata, ha concluso il governatore, ribadendo che "questa partita si vince o si perde insieme", creando sinergie importanti come per l'aeroporto di Trieste ("da privatizzare e rapportare con gli scali veneti") e per il sistema portuale dell'Alto Adriatico. ARC/FC