L'assessore al Roadshow delle eccellenze del Friuli occidentale a
Pordenone
Pordenone, 20 nov - "Vista l'attuale congiuntura economica e
finanziaria e di fronte a un'elevata inflazione, tassi di
interesse alti e calo dell'export, la Regione ha deciso con
convinzione e coraggio di sostenere l'imprenditoria e il sistema
industriale regionale immettendo, solo negli ultimi sei mesi, nel
sistema economico del del Friuli Venezia Giulia circa 290 milioni
di euro e mettendo in campo politiche strutturali volte in
particolare ad agevolare l'accesso al credito delle piccole e
medie imprese".
Lo ha affermato questa sera a Pordenone l'assessore regionale
alle Attività produttive e turismo Sergio Emidio Bini,
partecipando nella sala convegni della Fiera alla prima tappa di
"Eccellenze del Nordest, le imprese più dinamiche 2023". Un
roadshow di sette appuntamenti per illustrare l'analisi sulle
imprese più performanti del Nordest realizzato dall'Ordine dei
Dottori commercialisti di Pordenone, Rovigo, Venezia,
Trento-Rovereto, Treviso, Padova e Belluno con il Centro
scientifico Vera dell'Università Ca' Foscari di Venezia, main
partner Banca Finint e media partner Il Gazzettino.
In apertura del suo intervento l'assessore ha tracciato il
bilancio dell'attuale congiuntura economica sottolineando come il
forte rallentamento delle esportazioni in Germania pesi
particolarmente sul sistema della subfornitura regionale che però
sta guardando a nuovi mercati alternativi come l'India. Inoltre,
il forte rialzo dei tassi di interesse, dopo 15 anni in cui erano
rimasti bassi, rende difficoltoso l'accesso al credito che però
trova nella Regione un sistema di risorse e strumenti che
facilitano il ricorso alla liquidità necessaria sul mercato
bancario.
"Una parte decisamente importante della somma di 290 milioni - ha
proseguito Bini - è stata destinata al settore dell'accesso a
credito per garantire la liquidità necessaria alle aziende. Una
scelta strategica, compiuta attraverso i diversi strumenti della
Regione, in primis il Frie, utilizzati per garantire
finanziamenti a tassi pari fino all'1,3%, ben più bassi rispetto
a quelli del mercato. L'alta richiesta fin qui registrata
dimostra quanto sia importante in questa congiuntura garantire la
liquidità delle imprese. Un'azione che, soltanto nelle ultime due
manovre di assestamento, la Regione ha portato avanti con 90
milioni di euro".
Nel corso dell'incontro - che ha visto anche un confronto tra le
categorie produttive del territorio sui fattori virtuosi e di
successo e sulle prospettive future delle aziende locali - è
stato presentato il rapporto sulle performance delle quasi
quattromila società di capitali del Friuli occidentale effettuato
attraverso gli otto indicatori di eccellenza utilizzati come
metodo dalla ricerca che ha esaminato il sistema delle imprese.
Nell'ultimo quinquennio le Pmi pordenonesi sono riuscite a
mantenere una buona marginalità, con un indice Ebitda medio in
costante crescita sopra la media nazionale.
A preoccupare, però, in particolare è il calo dell'export. "Di
fronte alla crisi della domande dei mercati esteri - ha
evidenziato l'esponente della Giunta regionale - cui il nostro
sistema manifatturiero è orientato, la Regione deve accompagnare
le imprese affinché, anche in questa fase di difficoltà, possano
continuare a investire e a programmare per garantire
l'innovazione, la solidità patrimoniale e la capacità reddituale".
"Rispetto al grande tema dell'energia - ha ricordato Bini - sono
stati messi in campo oltre 70 milioni per incentivare
l'installazione di impianti per l'autoproduzione di energie
rinnovabili. Uno sforzo senza precedenti che vede la Regione
protagonista nel ruolo di traino per la transizione digitale, un
processo in cui soprattutto le piccole imprese devono essere
accompagnate e sostenute. Come avvenuto nelle precedenti
congiunture difficili - ha concluso l'assessore - la strada è
sempre quella del continuo dialogo e confronto con le categorie,
compresi gli Ordini professionali, per cercare insieme gli
indirizzi di azione e gli strumenti più utili al sistema
economico".
ARC/LIS/ma