(ACON) Trieste, 20 nov - "Le cure palliative e la terapia del
dolore sono un diritto del cittadino e permettono di affrontare e
gestire il fine vita delle tante persone affette da patologie con
esito infausto. Ne siamo ben consapevoli, tanto che con la
mozione depositata a luglio 2023, a prima firma Liguori e
sottoscritta dalle Opposizioni, si chiedeva alla Giunta di
mettere in atto tutte le azioni necessarie a superare le
principali criticità presenti in Fvg in merito al diritto di
ricevere in regione le cure palliative e la terapia del dolore".
Lo affermano in una nota i consiglieri regionali del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg Simona Liguori ed Enrico Bullian.
"Tali cure sono necessarie, ma non sufficienti a ricomprendere
ogni forma di volontà del malato di autodeterminarsi nel voler
preservare la propria dignità personale nel fine vita anche con
la possibilità di accedere al suicidio medicalmente assistito"
spiegano.
"Il non voler riconoscere il limite delle cure palliative, che
possono tanto ma non tutto, sembra una strategia della
maggioranza regionale per prendere tempo a scapito del diritto
della persona di decidere per se stessa" sottolineano Bullian e
Liguori.
"Ne deriva che la maggioranza di Centrodestra - fanno sapere i
consiglieri - continua a contrapporre il diritto alle cure
palliative, che vorrebbero come possibilità esclusiva, al diritto
ad autodeterminare il proprio fine vita tramite suicidio
medicalmente assistito, a scapito di questa seconda opzione".
"Solo la persona direttamente interessata, che è già in
condizioni di sofferenza estreme, deve poter scegliere
liberamente come intende congedarsi dalla vita, nella maniera che
ritiene più dignitosa per sé e per la propria famiglia"
concludono.
ACON/COM/mt