Trieste, 16 nov - "L'Amministrazione regionale in tutti questi
anni si è spesa con determinazione per affrontare tutte le crisi
industriali che hanno interessato il nostro territorio
coordinando numerosi tavoli: Wärtsilä, Flex, Tirso, Cartiera
Burgo, Ferriera di Servola. Per tutelare al meglio i lavoratori
sono stati attivati tutti gli strumenti a nostra disposizione.
Allo stesso tempo abbiamo messo in campo percorsi formativi
innovativi. In questo il caso Ferriera ha fatto scuola a livello
europeo. Partendo dalle esigenze dei lavoratori e dell'intera
comunità triestina è stato possibile salvaguardare l'occupazione,
le imprese, il territorio nel suo complesso".
Lo ha affermato l'assessore al Lavoro Alessia Rosolen nel corso
del convegno "L'industria a Trieste: luci e ombre", organizzato
dal Centro culturale Veritas. "La Regione sta inoltre lavorando
con forza per sostenere le politiche di ricerca e innovazione
delle imprese industriali presenti in Friuli Venezia Giulia come
testimoniano i risultati ottenuti sul porto, sulla logistica e
sulla Valle dell'idrogeno".
Nel corso del convegno l'assessore Rosolen ha anche annunciato
che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha convocato
per il prossimo 30 novembre a Roma il tavolo nazionale su
Wärtsilä. "Sarà un momento importante di confronto per tutti i
soggetti coinvolti in questa crisi industriale partendo da una
certezza: ogni lavoratore è fondamentale per la nostra comunità".
"Il messaggio lanciato da Trieste è univoco: oltre alla
salvaguardia occupazionale di ogni singolo lavoratore, è
strategico inserire questo sito industriale nella filiera
nazionale. La soluzione per Wärtsilä sarà certamente complessa ma
la Regione - ha aggiunto Rosolen - continuerà a presidiare ogni
passaggio di questo percorso fondamentale per il futuro del
nostro territorio".
"In tutta la zona europea l'industria manifatturiera sta
registrando segnali preoccupanti. Il rischio - ha sottolineato
l'assessore - è che nel prossimo futuro le finanze della Regione
possano essere messe a dura prova per la necessità di mettere in
campo nuovi ammortizzatori sociali".
"Dobbiamo inoltre intervenire sul sistema delle relazioni
industriali per adeguare i salari dei lavoratori. L'Italia - ha
ricordato Rosolen - è l'unico Paese in Europa dove si è
registrata una perdita di potere d'acquisto. Allo stesso tempo
dobbiamo ridurre la precarizzazione, incentivando al massimo i
contratti stabili".
"L'industria è imprescindibile per lo sviluppo del territorio
giuliano. Industria - ha concluso l'esponente della Giunta
Fedriga - che non va demonizzata, ma incentivata e migliorata con
tutti gli strumenti a nostra disposizione"
ARC/TOF/ma