Trieste, 24 giu - "Un'Europa a rete per un'Europa unita", al
quale ß dedicata (oggi a Trieste) la 121.ma Assemblea
dell'Unioncamere nazionale, ß tema centrale e centrato per il
Friuli Venezia Giulia, "per il presente ed il futuro della cittÖ
e dell'intera regione" ha sottolineato il presidente della
Regione Riccardo Illy.
Illy, intervenuto dopo i saluti del presidente della Camera di
commercio Antonio Paletti, del sindaco e del presidente della
Provincia, Roberto Dipiazza e Fabio Scoccimarro (che hanno tutti
messo in rilievo l'esigenza di moderni assi viari Ovest-Est
subalpini, proiettati verso il Centro Est Europa), ha ricordato
che per lo sviluppo economico della Ue risultano "fondamentali"
nuove reti di trasporto, autostradali e ferroviarie, energetiche
e per le telecomunicazioni.
Ed il Friuli Venezia Giulia, ha osservato il presidente della
Regione, ß interessato a diverse di queste direttrici, dal
Progetto prioritario Ue n.6 (cioß l'Alta velocitÖ ferroviaria
Lione-confine magiaro/ucraino), il Corridoio  paneuropeo V,
l'asse Nord/Sud-Est (che interessa tutti i Paesi dell'ex
Jugoslavia) ed il Corridoio Adriatico, in grado di mettere a rete
le due aree a maggior crescita produttiva (i Paesi della nuova Ue
e l'Asia).
"Gli scambi tra queste aree - ha aggiunto Illy - sono sempre più
intensi ed il Friuli Venezia Giulia rappresenta per loro la
miglior piattaforma logistica".
Ma le tratte viarie accusano "gravissimi ritardi", ha confermato
il presidente Illy, sia quelli su ruota (se anche l'autostrada
verso Leopoli si sviluppasse nel 2008 "saremmo comunque in
ritardo di 12 anni rispetto alla Vienna-Budapest") che su rotaia,
mentre l'Alta velocitÖ Lione-Strasburgo ß giÖ in fase di
costruzione.
C'ß dunque bisogno per superare tutte le impasse, tutte le
divergenze o il mancato rispetto degli accordi, "un ruolo
politico ancora più rilevante, più significativo dell'Unione
nella realizzazione delle infrastrutture di trasporto europee" ha
sostenuto Illy, che accompagni quanto di
buono sul piano finanziario (sempre per quanto riguarda le
politiche dei trasporti) Bruxelles ha fatto, proponendo per gli
assi transnazionali coperture finanziarie significative tra
risorse a fondo perduto ed intervento della Banca europea degli
Investimenti.
ARC/RM