(ACON) Roma, 09 nov - AB - Un piccolo contributo per un grande
avvenimento. E' questo lo spirito della mostra fotografica "Qui
Europa", allestita da Consiglio e Giunta regionale del Friuli
Venezia Giulia in occasione dell'allargamento dell'Unione europea
che, dopo esser stata inaugurata lo scorso 30 aprile alla
presenza del presidente Commissione europea Romano Prodi, ha da
oggi un nuovo spazio espositivo della sede di rappresentanza
della Regione a Roma, in piazza Colonna, di fronte Palazzo Chigi.
A presentarla, i presidenti Alessandro Tesini e Riccardo Illy,
alla presenza del sottosegretario agli esteri Roberto Antonione,
dei rappresentanti diplomatici dei dieci nuovi Paesi membri, dei
parlamentari della Regione, dei capigruppo consiliari,
dell'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale,
dell'assessore Iacop e di numerose autoritÖ.
"Qui Europa", curata dal CRAF di Lestans (PN), presente con il
suo presidente Elio De Anna, e dalla Fratelli Alinari di Firenze,
rappresentata dalla signora De Polo, raccoglie una sessantina di
immagini che riportano uno spaccato, dilatato nel tempo e nella
storia, dei luoghi, della societÖ, della cultura dei dieci nuovi
Paesi che sono entrati a far parte dell'UE.
Il presidente Tesini ha coså evidenziato come l'obiettivo fosse
quello di considerare in un'unica comunitÖ i nuovi Paesi,
nonostante le distanze che li separano e che ne aumentano le
differenze. Ciò ß stato possibile, ha affermato Tesini ricordando
Charles-Henri Favrod curatore dell'esposizione, riunendone tre
tramite il Mediterraneo (Cipro, Malta e Slovenia), tre tramite il
Danubio (Cechia, Slovacchia e Ungheria) e quattro tramite il
Baltico (Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania). In questo modo,
tre grandi divisioni geografiche e storiche hanno fornito un
comune denominatore.
L'Europa delle diversitÖ, ha aggiunto, trova oggi nel Trattato
costituzionale un elemento unificante e il Friuli Venezia Giulia,
con la sua specialitÖ e la sua autonomia, si inserisce in questa
nuova dimensione e diventa elemento cardine nell'apertura di
un'Europa che si sta integrando su basi nuove e diverse rispetto
al passato.
Un saluto particolare agli ambasciatori presenti ß stato quindi
rivolto dal presidente Illy, che ha espresso l'auspicio che la
mostra possa essere il motivo grazie al quale la sede romana
della Regione si possa aprire non solo agli amministratori
regionali e ai parlamentari, ma anche ai cittadini.
La mostra, ha aggiunto, celebra un evento straordinario, che vede
il Friuli Venezia Giulia impegnato a stringere sempre più stretti
rapporti con le realtÖ dell'Est europeo. Ora, ha concluso Illy,
spero che i dieci nuovi Paesi membri trovino quanto prima le
condizioni per entrare nell'area Schengen e nell'Euro.
Il sottosegretario Antonione ha infine portato il saluto del
ministro Frattini e ha sottolineato come ci sia una radice comune
tra nuovi e vecchi membri dell'Unione europea: il destino.
Destino che porta a lavorare assieme, a crescere e a impegnarsi
nel costruire una comune coscienza europea.
La comunitÖ di lavoro di Alpe-Adria degli anni settanta, con il
Friuli Venezia Giulia propulsore di questa esperienza, ha
concluso Antonione, ha senza dubbio favorito quel percorso di
integrazione che ß stato coronato prima dall'allargamento della
ComunitÖ e, nei giorni scorsi, dalla firma del Trattato
costituzionale.
La mostra, che rimarrÖ aperta a Roma fino a Natale, ha avuto il
supporto della Fincantieri, presente con il vicepresidente
Roberto Tana. Propone una significativa selezione di autori che
hanno caratterizzato la fotografia dell'Ottocento come John
Thomson, Gustave Bergreen, Giorgio Sommer, del primo Novecento
con i Wulz e gli Alinari, passa attraverso lo stile pittorico
dell'ungherese Rudolf Balogh, per giungere ai contemporanei Jean
Mohr, Inta Ruca, Vilhelms Mihailovskis, Pierre Vallet, Henri
Stierlin, Mario Del Curto, Cesare Genuzio.