L'assessore ha visitato a Maniago il Comando e la nuova centrale
operativa con gli impianti di videosorveglianza
Pordenone, 13 nov - "Fa piacere vedere e toccare con mano come
vengano utilizzati gli investimenti messi a disposizione da parte
dell'Amministrazione regionale. Infatti, i programmi sicurezza e
le risorse economiche della concertazione con i Comuni hanno reso
possibile la ristrutturazione del Comando di Polizia locale
'Cellina Meduna' di Maniago e di altri cinque Comuni. E' stato
possibile istituire una innovativa ed efficiente sala operativa
dalla quale si coordina un sistema capillare di videosorveglianza
sul territorio di tutti i Comuni della Convenzione con la
possibilità di mantenere adeguatamente alto il livello di
sicurezza facendo anche molta prevenzione".
Lo ha detto questa mattina a Maniago l'assessore regionale alla
Sicurezza e Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, visitando la
sede recentemente rinnovata della Polizia locale di Maniago,
Arba, Sequals, Frisanco, Tramonti di Sopra e Tramonti di Sotto.
Un organico di otto agenti e un dipendente amministrativo che
servono un'area territoriale di oltre 384 chilometri quadrati e
una popolazione di circa 16.500 abitanti.
"I moderni sistemi di videosorveglianza - ha proseguito Roberti -
hanno un forte effetto deterrente e quindi di prevenzione dei
reati in quanto i cittadini sanno che il territorio è coperto da
questi impianti. D'altra parte, si tratta di strumenti ormai
fondamentali per reprimere gli illeciti e i reati che sono stati
commessi individuando anche in tempo reale, attraverso la lettura
delle targhe dei mezzi, gli automobilisti sprovvisti di
assicurazione o revisione, oppure i mezzi con i quali vengono
messi in atto illeciti sul territorio".
La moderna sede della Polizia locale a Maniago è stata rinnovata
e attrezzata con l'innovativo sistema di videosorveglianza
attraverso una serie di contributi e finanziamenti che la Regione
ha messo a disposizione fin dal 2019. La somma complessiva dei
contributi del Programma sicurezza, dal 2019 al 2023, ammonta a
quasi 500 mila euro. Inoltre, nel biennio 2022-2023 con il Fondo
sicurezza, sono stati stanziati 131.600 euro. Attraverso la
concertazione, tra il 2019 e il 2021, proprio per implementare il
sistema di sorveglianza con le videocamere sono stati assegnati
altri 400 mila euro.
"Risorse importanti - ha rimarcato l'assessore - che hanno
consentito di realizzare un progetto che garantisce maggiore
sicurezza su una vasta area di territorio della pedemontana e
montagna pordenonese. Nell'iter che è appena cominciato per la
prossima Legge di stabilità 2024 sono previste ancora molte
risorse sui Programmi sicurezza. Continuiamo con impegno - ha
sottolineato l'esponente della Giunta regionale - a investire
sulla sicurezza, nonostante alcune critiche puntino il dito sul
fatto che mettiamo troppi soldi in una regione considerata tutto
sommato sicura, poiché noi crediamo che fino a quando anche un
solo reato viene commesso sul territorio del Friuli Venezia
Giulia sia doveroso continuare a investire per la tutela e la
sicurezza di tutti i cittadini".
ARC/LIS/gg