Trieste, 25 lug - Presieduta dal presidente della Regione
Riccardo Illy, la neo costituita Conferenza permanente per
l'Innovazione ha dato oggi un suo primo parere favorevole al
"Programma regionale per la promozione e lo sviluppo
dell'innovazione, delle attivitÖ di ricerca e di trasferimento
delle conoscenze e delle competenze anche tecnologiche
2006-2008", previsto dalla vigente legge sull'innovazione n.26
del novembre 2005.
Nel corso di questa seduta d'insediamento della Conferenza, alla
quale sono intervenuti gli assessori regionali Roberto Cosolini
ed Enrico Bertossi, il presidente Illy ha ricordato che il nuovo
organismo appare il più adatto - dopo l'esperienza della
precedente normativa dedicata ai temi dell'innovazione (la 11 del
2003) - a valutare ed approvare gli investimenti che con capitale
pubblico saranno portati avanti per supportare lo sviluppo
economico-sociale del Friuli Venezia Giulia.
E l'attuazione di quanto indicato nella legge 26, ha aggiunto
Illy, viene a collocarsi nell'ambito di tutta una serie di misure
approvate dal Governo del Friuli Venezia Giulia per sostenere il
sistema economico regionale: dal provvedimento a favore delle Pmi
al Testo Unico sul commercio ed il Piano della Grande
Distribuzione, dalla legge sul welfare a quella
sull'Immigrazione, alla normativa sul Buon Lavoro.
Il Programma su cui oggi ß stato dato parere favorevole, ha
indicato l'assessore Cosolini, rimane ancora una "bozza aperta",
in quanto la Regione ß pronta ad accogliere proprio dai membri
della Conferenza contributi ed apporti migliorativi ed
integrativi che dovessero giungere nel corso delle prossime
settimane: ß infatti intendimento della Giunta, ha detto,
perfezionare il documento sino a circa metÖ settembre.
Nel corso del dibattito sono comunque giÖ emerse alcune proposte
definite interessanti, quali ad esempio la creazione di una
"ComunitÖ dell'Innovazione", costituita dai ricercatori e dagli
scienziati stranieri che operano in regione e da quelli del
Friuli Venezia Giulia che hanno raggiunto posti di prestigio in
UniversitÖ e centri di ricerca all'estero; la necessitÖ di
integrare questo Programma con gli analoghi strumenti a livello
nazionale e comunitario, nonchß l'esigenza di "stringere" sulla
candidatura della regione ad ospitare una sede dell'Istituto
europeo per la Tecnologia, organismo previsto dal presidente
della Commissione Ue Barroso.
ARC/RM