L'assessore a Pravisdomini: necessari azioni e programmi per
prevenire il fenomeno
Pordenone, 10 nov - "La violenza di genere continua purtroppo
a costituire una piaga della nostra società. Le vittime di
soprusi e violenze, molto spesso i fatti e le statistiche
dimostrano che gli autori sono tra le mura domestiche, rischiano
di trovarsi sole e isolate, in un tunnel che può apparire senza
via di uscita. Per questo è doveroso continuare a lavorare, in
particolare con i giovani, sulla prevenzione e sulla cultura del
rispetto. E su questo fronte anche le istituzioni devono essere
al fianco delle vittime, sia per offrire loro sostegno e sia per
contribuire a diffondere il messaggio che laddove vi siano
violenza e prevaricazione non può esserci alcun legame
sentimentale".
Lo ha sostenuto l'assessore regionale alla Sicurezza e Autonomie
locali, Pierpaolo Roberti, partecipando - nella sala consiliare
del Comune di Pravisdomini - all'incontro "La testimone
consapevole" voluto dal Comune in vista della Giornata
internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne
che si celera il 25 novembre. L'incontro è stato organizzato in
collaborazione con l'associazione pordenonese "Voce Donna-Centro
antiviolenza" e con il Comando della stazione dei Carabinieri di
Azzano Decimo.
"È molto importante - ha sottolineato Roberti - che vi siano
collaborazione e coordinamento tra Servizi sociali dei Comuni,
Forze dell'ordine e Polizia locale per monitorare e prevenire i
fenomeni di violenza di genere sui territori. La Regione già
dalla precedente legislatura destina parte delle risorse del
Programma sicurezza ai progetti dei corpi di Polizia locale hanno
come obiettivo la prevenzione della violenza di genere".
"Inoltre, la Regione - ha proseguito l'assessore - è impegnata su
questi temi con progettualità e risorse specifiche anche a favore
dei centri antiviolenza. Ulteriori interventi sono sviluppati
dalle Direzione regionali competenti in tema di lavoro,
formazione, istruzione e famiglia. Tutte azioni che rientrano
nell'ambito della legge regionale, approvata nel 2021, che
prevede misure di protezione e sostegno a favore delle donne
vittime di violenza e dei loro figli, di promozione di iniziative
di prevenzione e sensibilizzazione sul fenomeno della violenza, e
di formazione e aggiornamento degli operatori dei servizi volti
al reinserimento delle vittime nel contesto sociale e lavorativo".
"Per questo - ha ribadito Roberti - è necessario continuare con
determinazione a riflettere su questi argomenti coinvolgendo le
giovani generazioni che devono sempre di più fare propri i valori
del rispetto dell'altro, della legalità e della sicurezza
attraverso i quali si contrasta e si estirpano le radici
culturali della violenza di genere".
ARC/LIS/ma