Udine, 8 nov - "L'operazione di fusione in corso di
predisposizione tra Confidi Friuli e Fidi impresa e turismo
Veneto, ufficializzata oggi, è positiva e rappresenta una visione
lungimirante perché si è compreso dove sta andando il futuro. Le
identità vanno rispettate ma bisogna guardare oltre i campanili
perché oggi si resiste sul mercato solo se si è in grado di
competere. I numeri della futura fusione, che si tradurrà in un
patrimonio netto di circa 55 milioni di euro con uno stock di
garanzie pari a circa 247 milioni di euro e quasi 26 mila soci,
mostrano questa capacità di traguardare il futuro".
E' il commento dell'assessore regionale alle Attività produttive
e Turismo, Sergio Emidio Bini, sul percorso di fusione illustrato
da Giovanni Da Pozzo vicepresidente nazionale Confcommercio e
presidente della Camera di Commercio du Pordenone-Udine e da
Massimo Zanon presidente Fidi imprese e turismo Veneto all'evento
odierno per celebrare i 50 anni dalla nascita di Confidi Friuli a
Udine-Gorizia Fiere a Martignacco. Dopo la ricostruzione storica
in apertura, sono seguite la relazione del presidente di Confidi
Friuli Cristian Vida e la presentazione del libro "Confidi 50 -
Una storia a sostegno del territorio" del giornalista Marco
Ballico.
Bini, che ha portato i saluti del governatore Massimiliano
Fedriga, ha consegnato una targa a Vida per questi primi 50 anni
auspicando di proseguire a collaborare proficuamente come fatto
fino ad ora "per continuare a scrivere ulteriori pagine positive
per l'economia regionale".
"Il soggetto che nascerà dalla fusione diventerà di gran lunga il
più rilevante Confidi con una forte presenza in termini di
operatività e rappresentatività in Friuli Venezia Giulia" ha
aggiunto Bini sottolineando come "i due Confidi presentano un
ottimo livello di capitalizzazione tale da posizionarlo fra i top
10 operatori vigilati su base nazionale riconosciuti per
dimensione, solidità e autorevolezza nel settore e al secondo
posto fra i Confidi vigilati operanti del Nord-Est".
L'esponente della Giunta Fedriga ha rimarcato anche l'importanza
e la competenza del sistema dei Confidi: "è il braccio operativo
della Regione, che ha concesso garanzie ma soprattutto
l'assistenza alle nostre imprese: per le micro e piccole questo
aspetto è particolarmente importante. Dal 2018 al 2022 le risorse
che la Regione ha assegnato ai Confidi regionali per la
concessione di garanzie per l'accesso al credito delle Pmi è
stato pari a poco meno di 50 mln di euro; queste risorse messe in
circolo hanno creato ricchezze tant'è che gli indicatori macro
economici della nostre imprese reggono meglio nel confronto con
il livello nazionale".
"La Regione - ha ricordato Bini - ha saputo riorganizzare il
sistema del credito agevolato modernizzando e potenziando gli
strumenti a disposizione, con un'attenzione forte al tessuto
delle nostre imprese, soprattutto quelle micro e piccole. È
compito delle istituzioni adoperarsi per sostenere la vera
ricchezza del nostro Paese: il nostro tessuto imprenditoriale".
Durante l'evento, inoltre, il giornalista e saggista Federico
Rampini ha offerto un'analisi economico-finanziaria che ha fatto
da anticamera alla tavola rotonda, moderata dal vicedirettore del
Messaggero Veneto Paolo Mosanghini, con il professore di Economia
degli intermediari finanziari Stefano Miani, il Senior Partner di
Prometeia Alessandro Carpinella, l'imprenditrice Raffaella
Gregoris, founder della Bakel.
ARC/LP/al