Lignano, 18 apr - Lignano come "locomotiva del turismo regionale", che certamente ha bisogno di "essere rinnovata", ma che comunque ha ancora "un grande potenziale di crescita e di sviluppo".
E' questo il messaggio che il presidente della Regione, Riccardo Illy ha rivolto oggi, nella sala convegni Kursaal, ai tanti amministratori pubblici, imprenditori e operatori turistici che, a poco piu' di un anno dalla creazione della società d'area, si sono interrogati sul futuro di una località balneare che, da sola, vale il 50 per cento del turismo in Friuli Venezia Giulia.
L'importante è, secondo Illy, saper "puntare sulla qualità", perché è ormai ridotto lo spazio per una crescita quantitativa. Ma occorre saper "cambiare, impegnarci tutti nell'innovare" e, soprattutto "collaborare, ai diversi livelli: pubbliche amministrazioni, territori, operatori", dando l'immagine di "un'offerta univoca e armonica", in grado di soddisfare al meglio la clientela".
Di certo Lignano non vuol pensare che il calo registrato nelle ultime stagioni sia il segnale del declino di una destinazione ormai matura. Il limone non è spremuto, la pianta è ancora tutta da coltivare, cosi' una metafora dell'assessore al Turismo Enrico Bertossi. Vuole un futuro. E mette sul piatto della bilancia, con il convegno di oggi, non solo i suoi punti di forza, su cui far leva, ma anche, con coraggio, come ha riconosciuto l'esperto spagnolo Jose' Ejarque, molti elementi di criticità che vanno superati. E puntualmente snocciolati nei vari interventi che si sono susseguiti. Facendo emergere una volontà comune di "cambiare mentalità per non correre il rischio di cambiare mestiere", come ha evidenziato Sergio Vacondio, presidente della Lignano Sabbiadoro Gestioni spa.
Su tutto non manca il sostegno della Regione, che crede in Lignano, anche se pure i privati dovranno fare la loro parte. Al sindaco, Silvano Delzotto, che chiede semplificazione nelle procedure, Illy, ricordando la riorganizzazione interna dell'amministrazione regionale, ha sottolineato come al nuovo Ufficio per la semplificazione e l'efficienza dei procedimenti amministrativi, di recente istituzione, saranno affidati studi legislativi e regolamentari che possano favorire un ulteriore snellimento.
Fondamentale la questione dei dragaggi, che ha trovato eco in molti interventi. Qui le competenze sono, ha ricordato il presidente, suddivise tra Regione e Commissario, ma "ci stiamo attrezzando per un intervento ordinario, preventivo. E abbiamo deciso nell'ultima giunta di avviare un processo per realizzare un nuovo depuratore per i fanghi a San Giorgio". Tuttavia "il problema vero è quello di salvare la stagione, fare quei dragaggi indispensabili a consentire l'accesso alle marine". Per cui "anche se condivido il dispiacere di non poter utilizzare quelle sabbie per il ripascimento della spiaggia, bisognerà fare di necessità virtù".
Per quanto riguarda poi la non adeguatezza e pericolosità della viabilità d'accesso, la statale 354, Illy ha sostenuto che, nonostante la competenza dell'arteria sia ancora dell'ANAS, la Regione si è resa disponibile a cofinanziare interventi immediati, specie per accrescerne la sicurezza. Non è mancato però un ammonimento ai sindaci dei Comuni interessati, cui l'assessore regionale competente, Sonego, si è ripetutamente rivolto - indicando possibili soluzioni a breve, fermo restando la necessità di un intervento definitivo - senza peraltro ottenere riscontri, decidendo quindi di convocare, proprio per questa settimana, un incontro a Pordenone. Importanti in ogni caso i 15 milioni di euro reperiti dall'Anas (per interessamento del parlamentare Danilo Moretti, come ha evidenziato il sindaco di Latisana Micaela Sette), cui "contiamo di dare anche noi un contributo", ha precisato Illy.
Il presidente della Regione è quindi tornato sul problema delle concessioni demaniali, toccato già dall'assessore Bertossi, il quale aveva sottolineato come, dopo la sentenza del Consiglio di Stato, "si farà una gara pubblica e sarà una gara seria".
"Sarà il bando - ha aggiunto Illy - a indicare i requisiti dei concessionari e sulla base di quali obiettivi intendiamo attribuire i vari punteggi". Ma "è chiaro che sarà indispensabile garantire investimenti che considerino la spiaggia polo fondamentale, anche se non unico, di attrazione". Con la necessità, in ogni caso, di migliorare tutta una serie di altri servizi, come ha indicato Ejarque, che aveva parlato di un "prodotto turistico regionale integrato, con il superamento dei campanilismi e la creazione di un'immagine complessiva forte, per offrire al turista non solo mare, spiaggia, sole, ma anche cultura, arte, intrattenimento, nautica, buona tavola, fabbricando così una vacanza e un'esperienza indimenticabili".
Una volta compresi, e risolti, i problemi, si dovrà puntare sulle opportunità. E tra esse vi sono, ad esempio, anche le strutture sportive realizzate per i prossimi giochi della gioventù europea, in programma a luglio. Ma Illy ha posto l'accento soprattutto sui potenziali clienti, i cittadini che risiedono nei paesi europei di recente ingresso nell'Unione europea. Va però completata la rete autostradale da e verso l'Europa centro-orientale. Risultato che potrebbe essere raggiunto intorno al 2008.
Infine la formazione. "Il nostro obiettivo è quello di rafforzare l'attività di formazione, non solo professionale, ma anche di piu' elevato livello", ha detto ancora il presidente, annunciando un possibile corso di eccellenza in campo turistico, che metta assieme le risorse delle due università e del MIB.
Al convegno sul futuro di Lignano sono intervenuti anche l'assessore al Turismo e alla Cultura della Provincia di Udine Claudio Bardini, il presidente della camera di Commercio di Udine Adalberto Valduga, il presidente provinciale di Confcommercio Giovanni Da Pozzo e il professore Andrea Moretti dell'Università di Udine.
ARC/PPD