Trieste, 2 nov - "Con le decisioni prese oggi Italia, Slovenia e
Croazia puntano a potenziare al massimo i controlli e le attività
di filtro lungo la rotta balcanica. Adesso inizia anche un
confronto tecnico fra i tre Paesi per cercare di applicare con
efficacia queste misure e in prospettiva anche di implementarle".
Lo ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia
Massimiliano Fedriga dopo il vertice trilaterale
Italia-Slovenia-Croazia che si è tenuto questa mattina a Trieste,
convocato dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi che in
precedenza ha anche presieduto il Comitato provinciale dedicato
all'ordine e alla sicurezza pubblica.
Un vertice che ha visto la partecipazione dei ministri della
Slovenia Botjan Poklukar, della Croazia Davor Boinovic e dello
stesso governatore Fedriga.
Nel corso della riunione è stata deciso di intensificare il
presidio dei confini rendendo strutturale la presenza di brigate
miste, di istituire dei centri permanenti di coordinamento
gestiti dalle forze di polizia e di individuare una modalità
stabile di condivisione delle problematiche che i tre Stati si
trovano ad affrontare in questo quadrante geografico.
"L'operatività delle brigate miste dipenderà anche dagli incontri
tecnici che dovrebbero iniziare nei prossimi giorni - ha spiegato
Fedriga -. Questo è un passaggio necessario anche per declinare
al meglio queste misure nei diversi territori nel rispetto delle
legislazioni vigenti nei tre Paesi".
Nel corso della riunione sono stati diffusi anche alcuni dati
riguardanti l'attività garantita dalle forze dell'ordine e dai
militari sul confine italiano: quasi 19mila persone e 10mila
veicoli controllati, una decina di persone arrestate per
favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e 35 persone
denunciate per reati di varia natura.
Alla riunione del Comitato provinciale dedicato all'ordine e alla
sicurezza pubblica ha preso parte anche l'assessore regionale
alla Sicurezza Pierpaolo Roberti.
ARC/RT/gg