SCUOLA: MOLINARO PRESENTA VOLUMI DIDATTICI

Udine, 23 mar - Si intitolano "Preistorie in Friûl/Preistoria in Friuli" e "La Mont furlane/La Montagna friulana" e sono due volumi didattici in lingua friulana e italiana presentati oggi nella sede della Regione a Udine dall'assessore regionale all'Istruzione e cultura, Roberto Molinaro, e dal presidente del Consorzio Universitario del Friuli, Giovanni Frau. Le due pubblicazioni rientrano nell'azione "Materiale didattico per la scuola primaria" promossa da Regione e Consorzio Universitario e fanno seguito alle iniziative sperimentali promosse dal Consorzio stesso per predisporre (in sinergia con Regione, Università di Udine, Ufficio Scolastico regionale) strumenti e materiali di base utili all'insegnamento delle e nelle lingue minoritarie del Friuli Venezia Giulia. "Si trattava - secondo il prof. Frau - di soddisfare l'esigenza sentita dalla scuola (e fatta propria dal Consiglio d'Europa nella convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali) di disporre di materiali didattici (finora mancanti) volti all'uso delle lingue minoritarie come lingue per veicolare i contenuti curricolari". Il tutto in una visione di sussidiarietà: se compito dell'Università è quello della ricerca e della formazione, il Consorzio Universitario può agire su iniziative didattiche come questa. Il problema è ora di proseguire sulla strada intrapresa a causa dei tagli dei fondi statali in materia e comunque è sentita l'esigenza - secondo il direttore del Consorzio, Ernesto Liesch - di una regia da parte della Regione". La risposta dell'assessore Molinaro ha subito fugato questi timori: "la Regione è e rimarrà in prima linea per portare avanti queste iniziative e farà quanto possibile per sostenerle anche finanziariamente". La sussidiarietà appare necessaria "perché la tutela delle lingue minoritarie sia efficace, coinvolgendo la comunità nelle sue varie articolazioni"; la scuola "costituisce l'opzione strategica per la tutela delle lingue minoritarie e pertanto ha bisogno sia della formazione delle risorse umane sia dei materiali didattici come questi. Il tutto in attesa della sentenza della Corte Costituzionale sulla legge regionale 29 che sancirà definitivamente - al di là delle decisioni - qual è la reale potestà della Regione sulla scuola". E proprio sull'andamento del friulano nella scuola, l'assessore Molinaro ha proposto alcuni dati: se nell'anno scolastico 2007-2008 le opzioni per il friulano hanno riguardato 28.800 alunni di 106 scuole con una spesa di 400 mila euro per la Regione, con l'anno scolastico in corso le opzioni sono aumentate a 48 mila, le scuole a 114 e la spesa a 600 mila euro. "Il che significa - ha affermato Molinaro - che circa un terzo della popolazione scolastica del Friuli Venezia Giulia si riconosce nel friulano. Per questo chiediamo allo Stato più responsabilità nell'organizzazione scolastica, che va governata". I manuali didattici oggi presentati - illustrati dai loro autori: Mauro Pascolini, autore con Andrea Guaran de "La Mont furlane"; Gaetano Vinciguerra, autore con Andrea Pessina de "Preistorie in Friûl" - sono il frutto del lavoro congiunto di docenti universitari e di esperti/insegnanti delle scuole primarie e delle esperienze fatte "sul campo" direttamente nelle scuole. L'esperienza si è articolata su due distinti percorsi, la storia e la geografia del Friuli, materie curricolari che meglio consentono di lavorare con i bambini nella lingue minoritaria, consentendo di arricchire le conoscenze del territorio (sia geografica che storica). I materiali progettati e realizzati sono rivolti a una didattica laboratoriale, secondo le più aggiornate indicazioni metodologiche. Essi contemplano una guida bilingue (friulano/italiano) destinata agli insegnanti, e delle schede didattico-operative (quaderni di lavoro) redatte solo in friulano e rivolte ai ragazzi. ARC/NNa