Trieste, 13 mar - "La cardiologia triestina rappresenta un modello d'eccellenza straordinario d'organizzazione, ricerca, assistenza e didattica. Sono pertanto molto soddisfatto d'aver avuto la possibilità di verificare la qualità dei servizi che la struttura offre e la capacità del personale in essa impegnato". Lo ha affermato l'assessore regionale alla Salute ed alla Protezione sociale, Vladimir Kosic, stamani, a conclusione della visita al polo cardiologico di Trieste.
All'incontro hanno partecipato il Direttore generale dell'Azienda Ospedaliero-universitaria, Franco Zigrino, ed il primario Gianfranco Sinagra che hanno illustrato all'assessore la complessa ed articolata realtà.
All'interno della cardiochirurgia triestina - risultata, per parametri di qualità, al terzo posto a livello nazionale su un totale di 80 strutture - vengono svolti circa 700 interventi all'anno. "Il reparto - è stato sottolineato da Zigrino - produce reddito: la differenza tra il fatturato ed i costi di gestione ammonta a 2,4 mil. di euro e va a beneficio dell'intero ospedale".
L'assessore Kosic ha evidenziato come il modello organizzativo della struttura sia da estendere "il più possibile" a livello regionale. "E' opportuno - ha detto - lo scambio di professionisti e delle competenze, in termini di collaborazione, tra le cardiochirurgie di Trieste e Udine".
Infine l'assessore regionale si è soffermato anche sulla rilevanza del modello sanitario regionale. "Ciò che mi è stato oggi illustrato dimostra come nel Friuli Venezia Giulia siamo riusciti ad acquisire risultati importanti dal punto di vista della gestione ai quali non possiamo rinunciar", ha concluso.
Alla visita ha preso parte anche il consigliere regionale, Piero Camber, il quale ha sottolineato come l'incontro "ha definitivamente messo una pietra tombale sopra ogni polemica: Kosic è stato chiaro nel Consiglio comunale e l'ha confermato soprattutto oggi, che non si mette in dubbio che la cardiologia e la cardiochirurgia rimangono a Trieste.
ARC/MCH