ILLY, QUATTRO OPPORTUNITA' PER IL FVG DALL'ALLARGAMENTO

Trieste, 23 apr - Incremento dell'export (le limitazioni ancora esistenti scompariranno il prossimo 1 maggio), delocalizzazione industriale delle fasi di produzione "ad alta intensitÖ" di manodopera, trasferimento di "conoscenze e tecnologie", aumento dei flussi turistici verso le spiagge, le localitÖ sciistiche e le cittÖ d'arte della regione. Sono queste, secondo Riccardo Illy, le quattro maggiori "opportunitÖ, i fattori di sviluppo" per il Friuli Venezia Giulia che oggi nel capoluogo giuliano il presidente della Regione ha confermato partecipando al convegno "Dialoghi e culture nella nuova Europa" promosso dal Lions Club Trieste Europa ed al quale hanno partecipato gli studenti di quindici scuole superiori (anche di lingua slovena), del Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico e dell'Istituto degli Studi diplomatici di Gorizia. Illy, che ha partecipato all'incontro con il sottosegretario agli Esteri Roberto Antonione, l'ambasciatore di Serbia e Montenegro presso la Santa Sede, Darko Tanaskovic, il sindaco Roberto Dipiazza, il governatore del distretto Lions per Friuli Venezia Giulia e parte del Veneto, Carmelo Caracß, ed i vertici del circolo organizzatore, Vittorio Piccoli e Bojan Brezigar, ha ripercorso le tappe dell'Europa unita, dalla creazione della Commissione economica europea del carbone e dell'acciaio (1951) ad oggi, sottolineando i "cambiamenti straordinari" degli ultimi dieci anni: nel '93 l'entrata in vigore del Trattato sull'Unione europea, nel '97 gli Accordi di Schengen, nel '99 lo sviluppo dell'Unione monetaria ed ora l'allargamento a 10 partner nazionali. Ricordando la geografia politica dell'Austria-Ungheria, Illy ha poi parlato più che di allargamento Ue di "reintegrazione" in Europa per Slovenia ed Ungheria, mentre tutta la nuova area Ue rappresenta un bacino di sicuro interesse per la "vecchia" Europa a 15, in considerazione del grande sviluppo economico e quindi sociale che il Centro-Est Europa sta dimostrando, con tassi di crescita per lo meno doppi. Il presidente Illy ha quindi ribadito gli obiettivi dell'Euroregione (coordinamento delle attivitÖ governative, cooperazione transfrontaliera tra Enti locali, creazione di una struttura socio-sanitaria integrata, sviluppo sociale, produttivo e culturale), la necessitÖ di ulteriori successivi allargamenti della Ue (Romania, Bulgaria, Croazia, Turchia e Sud-Est Europa), nonchß l'esigenza e la "speranza" di un'approvazione entro giugno 2004 del nuovo Trattato costituzionale della Ue. Occorre infatti giungere, ha concluso Illy, ad una "Confederazione di Stati europei" per poter affrontare in modo più efficace i gravi problemi internazionali "con un'unica politica estera", nel contempo sviluppando e realizzando un esercito europeo, un sistema previdenziale, un vero e proprio mercato del lavoro ed un sistema sanitario ed assistenziale comunitari. ARC/Roberto Micalli