28 MILIONI DI EURO PER PROGETTI FORMATIVI

Trieste, 03 mar - Con 28 milioni di euro, a valere sul Fondo sociale europeo, la Regione finanzierÖ progetti formativi attraverso bandi destinati alle grandi imprese (2,400 milioni di euro) alle piccole e medie imprese (5,350 milioni di euro) ai lavoratori autonomi (250 mila euro). I restanti 20,150 milioni di euro confluiranno del bando "multimisura" per l'ingresso, il reinserimento e la permanenza nel mondo del lavoro. Lo ha comunicato oggi l'assessore regionale alla Formazione professionale Roberto Cosolini, ricordando che, per quanto riguarda il sostegno alle imprese, nella distribuzione della seconda tranche dei fondi comunitari destinati dall'Obiettivo 3 alla formazione, sono stati accentuati la semplificazione e l'automatismo dei percorsi, in modo da consentire la presentazione di piani formativi che definiscano la strategia di sviluppo delle risorse umane. E ciò con particolare riferimento per le nuove figure professionali individuate dalla riforma Biagi, che solo attraverso la continua riqualificazione delle proprie competenze rafforzano la loro posizione all'interno del mercato del lavoro. In cambio di una maggiore flessibilitÖ, le imprese sono state chiamate a partecipare finanziariamente ai corsi di formazione (dal 30 al 50 per cento del costo complessivo) "in quanto le nostre risorse, che non sono illimitate, riescono coså ad avere ricadute più ampie e perchá le imprese debbono abituarsi ad investire sulla qualitÖ delle risorse umane per mantenere la competitivitÖ del nostro sistema imprenditoriale" ha detto Cosolini, ricordando che con l'esaurimento dell'Obiettivo 3 i fondi pubblici destinati alla formazione diminuiranno. Si prevede la partecipazione ai bandi della Regione di circa 500 imprese (per un totale di 5.200 lavoratori) e di perlomeno 400 tra lavoratori autonomi e liberi professionisti, "a favore dei quali la Giunta regionale - ha rilevato Cosolini - ha approvato un disegno di legge al vaglio dell'Aula consigliare" Più articolato il discorso relativo al bando multimisura, destinato all'organizzazione di corsi per la qualifica di base rivolti agli adulti per cui ß stato previsto il vincolo "di una realistica aspettativa di assunzione - ha rilevato l'assessore - di almeno il 60 per cento dei partecipanti". La Regione ha altreså deciso di rafforzare i percorsi di work experiences individuali, che sino ad ora hanno portato ad una buona incidenza della permanenza nell'impresa tirocinante attraverso assunzioni e forme di collaborazione permanente. Nel bando attuale, ha rilevato Cosolini, sono state ampliate le possibilitÖ di coinvolgimento nelle work experience di donne (con il part time) e di "over 45". Particolare importanza, secondo l'assessore, rivestono inoltre gli interventi a favore della formazione linguistica all'estero di neodiplomati e neolaureati e della formazione lungo tutto l'arco della vita, che coinvolgerÖ circa 10 mila destinatari e per cui la Regione ha stanziato 6,5 milioni di euro. L'azione si rivolge a gruppi omogenei tra i più svariati e si propone di diffondere la conoscenza dell'informatica, delle lingue, dell'innovazione tecnologica, della gestione aziendale, delle tecniche di innovazione industriale e di tutta una serie di nuovi bacini di impiego. A tale proposito la novitÖ ß che i prototipi dei corsi saranno esaminati dall'amministrazione regionale e, se valutati positivamente, confluiranno in un catalogo sperimentale della formazione permanente, che resterÖ in vigore sino al 30 giugno 2005. Sulla base del catalogo, ogni proponente potrÖ attivare una o più edizioni del corso proposto. Infine Cosolini ha ricordato che, per incrementare la qualitÖ della formazione, sarÖ incentivato, con apposito regolamento regionale, l'adeguamento verso l'alto degli enti organizzatori dei corsi. ARC/Luciana Versi Zambonelli