(ACON) Trieste, 21 set - "Siamo contrari a qualunque
insediamento industriale che abbia un impatto negativo dal punto
di vista ambientale sulla laguna di Grado e Marano, ma serve
chiarezza sui motivi della scelta della Regione e soprattutto sul
futuro industriale dell'Aussa Corno".
Lo ha ribadito in aula il capogruppo del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg, Massimo Moretuzzo, primo firmatario della
richiesta, presentata con tutti i consiglieri di Minoranza, di
una seduta congiunta della II e della IV Commissione sulla
possibile realizzazione di un'acciaieria nella zona dell'Aussa
Corno e dedicata all'ascolto dei portatori di interesse.
L'audizione si è tenuta oggi a Trieste: "un momento di ascolto e
confronto più volte sollecitato".
"Fin da luglio 2022, l'assessore Bini aveva assicurato che il
Consiglio regionale sarebbe stato opportunamente informato per
quanto riguardava infrastrutturazione e investimenti dell'area
dell'Aussa Corno. E così non è stato" ha esordito Moretuzzo.
Fino a oggi, dopo che sull'acciaieria "la Giunta regionale ha
detto tutto e il suo contrario: passando dalla prospettiva da
cogliere e sostenere a quello che sembra essere il capitolo
finale ossia la delibera di generalità con cui, poche settimane
fa, l'assessore alle Attività produttive e il Presidente Fedriga
hanno dichiarato di ritenere opportuno prediligere altre
tipologie di investimento al progetto delle multinazionali
Danieli e Metinvest".
Se la Giunta, continua il consigliere, "ha deciso di dire no
all'acciaieria nella zona industriale di San Giorgio di Nogaro
per motivi ambientali, noi non possiamo che condividerla; se
invece la contrarietà al progetto è legata alla sua complessità,
come ha detto di recente l'assessore Bini, o al fatto che le
infrastrutture necessarie sono troppo costose, come dichiarato
oggi dallo stesso sulla stampa locale, allora la vicenda ha
dell'incredibile".
"Non è accettabile che una Regione come la nostra non sappia
affrontare e gestire questioni complesse, né che si trovino
giustificazioni nel costo eccessivo quando, soltanto a luglio,
abbiamo votato un assestamento di bilancio da un miliardo e cento
milioni di euro" prosegue il capogruppo del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg, dopo aver riepilogato gli atti formali
dell'Esecutivo su un progetto che "evidentemente da tempo è sui
banchi della Giunta, anche se ci è stato raccontato il contrario:
su cosa, se non un progetto, si sarebbero potuti portare avanti
le relazioni tecniche e gli studi presentati oggi in aula?".
"La Giunta decida cosa vuol fare di Porto Nogaro: la zona
industriale necessita di un miglioramento infrastrutturale, nella
logica della sicurezza e della transizione energetica ed
ecologica. Intendono fare gli investimenti necessari o l'area non
è più nei radar dell'Esecutivo?", si chiede Moretuzzo, che
annuncia la richiesta di audizione dei Comitati che in questi
mesi hanno raccolto e depositato in Consiglio più di 24mila firme
contro la realizzazione dell'impianto e che sono stati esclusi
dal dibattito odierno.
ACON/COM/mt