(ACON) Trieste, 21 set - "Dalla vicenda dell'acciaieria in
Aussa Corno emerge tutta l'improvvisazione con la quale la Giunta
Fedriga ha gestito una partita così importante. Tra cambiamenti
di posizioni e mancanza di chiarezza e trasparenza è evidente la
mancanza di una politica industriale, una pessima figura e
un'occasione persa per la regione e per il suo sviluppo".
Lo affermano in una nota i consiglieri regionali del Partito
democratico Massimiliano Pozzo e Roberto Cosolini a margine
dell'audizione, nella seduta congiunta della II e IV Commissione,
in merito al futuro dell'area industriale dell'Aussa Corno, con
particolare riguardo al progetto di un insediamento siderurgico
nell'area industriale dell'Aussa Corno.
Secondo Pozzo, "l'approssimazione e il dilettantismo con cui la
Giunta Fedriga ha trattato la partita dell'acciaieria nell'Aussa
Corno è imbarazzante. Un atteggiamento che fa perdere in maniera
preoccupante la credibilità che la Regione dovrebbe avere nei
confronti dei Comuni, dei cittadini, delle rappresentanze
economiche e sindacali, delle realtà produttive e degli enti del
territorio".
"Tutti soggetti - aggiunge - verso i quali è mancata trasparenza,
elemento fondamentale senza il quale si perde la fiducia nelle
istituzioni. Infine, a differenza della Giunta, che è riuscita
addirittura a smentire se stessa, noi abbiamo avuto le idee
chiare fin dall'inizio riguardo al sito scelto ponendo in
evidenza tutte le problematiche connesse innanzitutto
all'ambiente".
Inoltre, interviene Cosolini "più volte la Giunta ci aveva detto
che non esisteva un progetto, ma dai dati contenuti negli studi
emerge chiaramente che questo progetto c'era. Se così è, una
seria politica industriale, che è clamorosamente mancata, avrebbe
messo tutti gli elementi a disposizione dei diversi soggetti.
Magari il sito era sbagliato, ma questa è un'occasione persa per
fare le cose seriamente".
L'assenza di Danieli, insiste il consigliere, "che dice di aver
appreso dalla stampa che la Giunta era improvvisamente passata da
semaforo verde a semaforo rosso, rende più difficile anche un
tentativo di valutare un sito diverso. Di manifattura abbiamo
bisogno, ma poiché è ovvio che sia grande attenzione nelle
comunità sugli impatti, la trasparenza da parte della Giunta era
una precondizione. Resta l'esigenza di sapere se esiste una
politica industriale della Regione".
ACON/COM/mt