Udine, 23 ott - Tempo di bilanci per i Progetti di promozione e
sviluppo dei rapporti economici tra il Friuli Venezia Giulia e la
Cina (terza annualitÖ), e la Russia (seconda annualitÖ), avviati
rispettivamente nel 2004 e 2005 col fine di far conoscere e
consolidare alle imprese della regione le opportunitÖ e le
modalitÖ operative offerte dai mercati economici dei due Paesi.
Si tratta di due iniziative di animazione economica e formazione
dell'imprenditoria, avviate dalle Camere di commercio di Udine e
Pordenone (allargato anche ai territori delle Camere di commercio
di Trieste e Gorizia) con il sostegno finanziario della Regione e
la partecipazione dell'Istituto per il Commercio Estero (Ice).
I Progetti, articolati in incontri, protocolli di intesa e
missioni, hanno coinvolto numerose aziende operanti in diversi
settori: alimentare e vitivinicolo, ambientale-ecologico,
meccanico ed elettronico, sub-forniture, edilizio, legno-arredo e
servizi.
I risultati ottenuti sono stati illustrati nel corso di una
conferenza stampa nella sede della Regione a Udine, alla presenza
tra gli altri, degli assessori regionali alle AttivitÖ Produttive
Enrico Bertossi, e per i Rapporti internazionali Franco Iacop, e
dei presidente delle Camere di commercio di Udine, Adalberto
Valduga, e di Pordenone, Giovanni Pavan.
Dopo aver sottolineato il proficuo rapporto tra Regione, Camere
di commercio e Ice, che sta accompagnando il processo di
internazionalizzazione delle nostre imprese, Bertossi ha
ricordato che "la Cina e la Russia non sono solo dei concorrenti
benså due grandi mercati da sfruttare nelle loro potenzialitÖ".
"Le piccole imprese della nostra regione da sole non
riuscirebbero ad affrontare questa sfida: hanno bisogno, di
conseguenza, dell'accompagnamento delle istituzioni attraverso
questi strumenti".
All'epoca, il Progetto Cina ß stato innovativo e uno dei primi ad
essere attivati, mentre oggi, ha aggiunto l'assessore, ß una
pratica quasi quotidiana. "La Cina non ß solo un problema ma
anche una opportunitÖ. Ha imposto un cambio di velocitÖ alle
economie dei Paesi industrializzati e le imprese della nostra
regione per essere sempre più competitive devono puntare sulla
crescita dimensionale, sull'innovazione e sulle nuove
tecnologie".
Con la Russia, invece, sussistono rapporti di lunga data ma,
mentre ieri le imprese interessate erano poche, oggi,
l'interscambio ß vivace e interessa molti settori, compresi il
design, l'agroalimentare e l'arredo.
Dopo la Cina e la Russia, Bertossi ha annunciato che si sta
lavorando per mettere a punto un Progetto - sarÖ presentato
prossimamente - rivolto all'India, uno degli altri mercati
emergenti.
I temi dell'internazionalizzazione non si riducono oggi solo
all'economia, ha osservato Iacop, perchá "sempre più si parla di
sistema integrato, che comprende economia, cultura, turismo,
storia, lingue e conoscenze".
Proprio sul "progetto-sistema" si gioca la possibilitÖ per il
Friuli Venezia Giulia di proiettarsi sulla scena internazionale,
proponendo la dimensione della sua interezza, grazie anche alla
sua collocazione geopolitica che offre numerose opportunitÖ in
fatto di relazioni e azioni verso l'esterno.
In questa logica l'Amministrazione regionale, ha concluso Iacop,
persegue l'attivitÖ di internazionalizzazione istituzionale che
si affianca a quella di sostegno delle nostre imprese.
Su questi concetti hanno insistito anche Valduga e Pavan, i quali
hanno evidenziato il ruolo delle Camere di commercio
nell'obiettivo di portare a conoscenza delle imprese le
opportunitÖ di questi due grandi mercati; Giovanna Sturari ha
invece illustrato le iniziative dell'Ice volte alla promozione
del nostro sistema Paese.
ARC/RCR