ILLY A TAVOLA ROTONDA 'GIORNATE DANIELI 2006'

Buttrio (Udine), 21 ott - "Per ridare competitivitÖ non solo al nostro sistema-Paese ma al sistema-Europa nel suo complesso, nell'epoca della globalizzazione e della conoscenza, ß necessario che le istituzioni dell'Unione sappiano ritrovare una visione del futuro, in termini di allargamento e approfondimento del mercato interno". Lo ha rilevato il presidente della Regione Riccardo Illy intervenendo alla tavola rotonda sul tema "La ripartenza: condizioni e idee per il rilancio del sistema Italia", promossa questa mattina a Buttrio (Udine) nell'ambito degli "Incontri Danieli 2006" organizzati dall'azienda siderurgica friulana per la presentazione dei risultati del suo bilancio 2005-2206. Alla tavola rotonda, coordinata dal giornalista del settimanale economico "Il Mondo" Ettore Tamos, hanno partecipato assieme a Illy il Ceo della Diferco Antonio Gozzi, il parlamentare pordenonese Manlio Contento, l'economista Giacomo Vaciago e il presidente della Danieli & C Gianpietro Benedetti. Al presidente della Regione ß stato affidato in particolare il tema: "Monopoli, privilegi e liberalizzazioni". Allargare ulteriormente l'Unione europea significa - secondo Illy - raggiungere una massa critica sufficiente per affrontare la concorrenza di giganti economici come Stati Uniti, Cina e India, mentre approfondire l'Europa significa aumentare la competizione interna, premessa indispensabile per migliorare la capacitÖ competitiva nei confronti del mercato globale. Per il presidente della Regione occorre superare il "triangolo maledetto" che caratterizza la gestione di molti servizi essenziali in Europa. I tre lati del triangolo sono l'impiego a vita, il diritto di sciopero e un monopolio di fatto anche se non di diritto, a causa di vincoli e "colli di bottiglia" di natura tecnica. In questo senso deve essere ripreso il principio indicato nella cosiddetta "direttiva Bolkestein" sulla liberalizzazione dei servizi, vale a dire il principio del Paese di origine, poi di fatto ridimensionato dall'Unione europea. Per il presidente della Regione ß poi necessario completare il mercato interno dell'Europa, per consentire una effettiva mobilitÖ dei lavoratori e delle merci: quindi armonizzare i sistemi previdenziali e i sistemi sanitari e rendere omogenee le norme sulla riscossione dell'Iva. ARC/PF