Udine, 10 feb - Si chiama "Accendi il tuo cuore per la ricerca" la campagna nazionale di promozione e raccolta fondi che, attraverso la diffusioine sulle reti Rai fino al 15 febbraio, è volta a sostenere un approccio nuovo e personalizzato della medicina italiana alle malattie cardiovascolari. L'iniziativa, presentata a Udine alla presenza del governatore del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, e dell'assessore regionale alla Salute, Vladimir Kosic, è aperta a tutti i cittadini che, con una semplice telefonata o un sms al numero 48545, potranno donare 2 euro. A disposizione per eventuali donazioni anche il sito web ufficiale, www.periltuocuore.it. Le malattie cardiache continuano a rappresentare una delle principali cause di mortalità anche in Friuli Venezia, hanno ricordato Tullio Morger, presidente della Fondazione ANMCO (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri), e Gianluigi Nicolosi, vicepresidente della Fondazione italiana per la lotta alle malattie cardiovascolari "Per il tuo cuore". Per questo motivo, hanno aggiunto, i ricercatori sanitari che hanno promosso questa campagna di sensibilizzazione intendono invitare la classe medica a seguire percorsi preventivi e terapeutici, nella consapevolezza della diversità di ciascun individuo. Testimonial della campagna "Accendi il tuo cuore" è il prof. Attilio Masieri che Tondo ha ricordato d'avere conosciuto a Varmo, nel corso del precedente mandato da presidente della Regione, quando al cardiologo fu conferita la cittadinanza onoraria dal suo Comune d'origine. Tondo, ribadendo che "la Regione ha posto la Salute tra le sue priorità", ha inoltre ringraziato i numerosi cardiologi e la stampa presenti per l'attenzione riservata ad un'iniziativa che intende contribuire a migliorare la qualità della vita anche della nostra comunità. "Accendi il tuo cuore per la ricerca", ha successivamente rilevato Kosic, è un'iniziativa coerente con la politica di settore dell'Amministrazione regionale, "una campagna che punta a diffondere il tema della prevenzione nel sistema sanitario e nelle abitudini quotidiane di ogni cittadino". ARC/Com