ILLY / SU SANITÀ POLEMICHE INGIUSTIFICATE

Trieste, 18 ott - "Siamo di fronte a polemiche ingiustificate, strumentali e contraddittorie, frutto di una comunicazione che, con un eufemismo, potremmo definire confusa". Coså il presidente della Regione Riccardo Illy ha voluto oggi rispondere, in una conferenza stampa convocata nella sede della Presidenza della Regione, alle polemiche sollevate in questi giorni sulla stampa in merito a due questioni riguardanti la sanitÖ in Friuli Venezia Giulia e in particolare nell'area triestina: l'istituzione di una sede di coordinamento delle Rete regionale delle malattie rare e l'elaborazione del Piano socio-sanitario. Nel corso dell'incontro con i giornalisti, il presidente Illy ha soprattutto illustrato il contenuto e l'iter dei due provvedimenti. Per quanto riguarda la decisione sulla Rete delle malattie rare, il presidente ha ricordato che tutte le delibere della Giunta sono disponibili sul sito internet ufficiale della Regione, in versione integrale, pochi giorni dopo la loro approvazione. Questo per rispondere a chi ha parlato di una "decisione presa praticamente in segreto". Nel definire il modello organizzativo della Rete, sono stati confermati nella delibera i presidi regionali, costituiti da tre Aziende ospedaliere, da quattro Aziende territoriali, dal Policlinico universitario di Udine e dai due IRCCS (Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico), cioß il "Burlo Garofolo" di Trieste e il CRO di Aviano. Con la delibera ß stato insomma semplicemente costituito un Centro per il coordinamento presso l'Azienda ospedaliera-universitaria di Udine, ma non sono state - ha sottolineato Illy - ná spostate ná chiuse competenze o strutture. Fra l'altro la costituzione del coordinamento era prevista in una convenzione sottoscritta dal Friuli Venezia Giulia con le Regioni Veneto e Trentino Alto Adige. Poichá per l'attivitÖ di coordinamento sono necessarie risorse organizzative e personale, la Giunta ha allocato con la delibera 750 mila euro a favore dell'Azienda di Udine. La seconda questione riguarda il Piano socio-sanitario. Su questo argomento il presidente Illy ha voluto ripercorrere l'iter, a partire dall'approvazione della prima bozza da parte della Giunta regionale il 7 dicembre dello scorso anno, ribadendo la piena trasparenza e la piena rispondenza alle norme regionali del percorso di concertazione. Sul Piano sono stati sentiti tutti i soggetti interessati, compresi i Comuni e le UniversitÖ, nell'ambito della Conferenza permanente per i servizi sanitari e socio-sanitari, nel corso di più di dieci riunioni alle quali erano presenti anche i rappresentanti dell'Amministrazione comunale di Trieste. Il Piano ß stato ora trasmesso alla Commissione competente del Consiglio regionale, con due documenti allegati e un terzo documento che riporta le modifiche proposte nella fase di concertazione (con a fianco la versione originaria del testo). Non ci sono state dunque "modifiche introdotte surrettiziamente". "Se a qualcuno il Piano non piaceva - ha detto Illy - poteva dirlo nella sede opportuna". I soggetti interessati hanno infatti condiviso all'unanimitÖ la parte socio-sanitaria del Piano, mentre si sono espressi a maggioranza sulla parte propriamente sanitaria, proponendo le modifiche che sono state riassunte poi nel terzo documento trasmesso al Consiglio regionale. "Non entro nel merito del Piano - ha concluso Illy - perchá non ß il momento per farlo, visto che la discussione nella Commissione consiliare deve essere ancora completata. La Giunta sarÖ comunque ben lieta di accogliere i suggerimenti e i miglioramenti che emergeranno in sede consiliare". ARC/Paolo Fragiacomo