(ACON) Trieste, 28 lug - "La prima manovra economica di questa
legislatura, la più ricca della storia del Friuli Venezia Giulia,
verrà certamente ricordata come una grande occasione persa per
non aver affrontato in maniera strutturale importanti questioni
future della comunità regionale".
È il giudizio conclusivo del consigliere regionale Andrea Carli
del Pd all'Assestamento di bilancio 2023-25, al quale il suo
Gruppo ha dato un voto negativo in Aula.
"L'appello fatto dal presidente Fedriga, al momento del suo
insediamento, di una collaborazione da parte delle Opposizioni -
afferma Carli - si è infranto alla prima vera prova: nonostante
le molte proposte avanzate dal Pd, peraltro circoscritte a una
parte abbastanza limitata rispetto alle enormi risorse
economiche, abbiamo ricevuto solo chiusure preconcette".
"Avevamo proposto interventi a favore delle famiglie - riassume
il dem -, in particolare a chi ha visto perdere potere d'acquisto
al proprio stipendio. Quindi, sul fronte della transizione
ecologica, la possibilità di installare impianti fotovoltaici
anche per famiglie a basso reddito. Per la sanità, avevamo
proposto un maggiore impegno sia economico, sia organizzativo per
l'abbattimento delle liste d'attesa, chiedendo di privilegiare la
salute pubblica. E ancora l'attenzione alle famiglie alle prese
con i rincari delle rette per le case di riposo e a quelle che,
per motivi di lavoro, si devono trasferire in Fvg e che si vedono
negati servizi importanti come l'accesso agli asili nido o agli
incentivi per l'acquisto della prima casa per l'assurdo criterio
che prevede almeno cinque anni di residenza in regione per
l'accesso a molti servizi e agevolazioni".
"Queste e altre proposte sono state giudicate non accoglibili, ha
prevalso la divisione politica e la mortificazione delle proposte
altrui - chiosa Carli -, precludendo infine iniziative di lungo
respiro valide per traguardare prospettive future".
ACON/COM/rcm