(ACON) Trieste, 28 lug - La prima manovra di assestamento
estivo di bilancio della XIII legislatura della Regione Friuli
Venezia Giulia ha concluso il suo percorso davanti all'Assemblea
legislativa, dopo tre giorni di intense attività nell'emiciclo di
piazza Oberdan a Trieste, confermando una disponibilità di
risorse finanziarie senza precedenti.
Alle 2.55 di notte, il Consiglio regionale presieduto da Mauro
Bordin ha dunque approvato a maggioranza (Opposizioni compatte
nell'esprimere una posizione contraria) i disegni di legge 5
"Rendiconto generale della Regione autonoma Fvg per l'esercizio
finanziario 2022" e 6 "Assestamento del bilancio per gli anni
2023-25", nonché il Documento di economia e finanza regionale
2024 (Defr).
Prima del voto conclusivo, giunto al termine dei lavori dell'Aula
(iniziati alle 10 di giovedì e proseguiti a oltranza come da
programmi), sono stati accolti 49 (13 con riformulazione) dei 65
ordini del giorno presentati dai consiglieri (4 quelli ritirati).
In sede di dichiarazioni di voto, tutti i relatori per la
Minoranza hanno espresso la loro ferma contrarietà nei confronti
del provvedimento normativo, contestando il mancato accoglimento
delle loro istanze.
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha lamentato "scarsa
disponibilità da parte della Maggioranza che ha esercitato la sua
schiacciante forza numerica in modo autoritario. Archiviamo una
dispersione di enormi risorse in tantissimi rivoli, senza un
piano strategico per affrontare un futuro che richiede profondi
cambiamenti".
Il capogruppo Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia-Civica
Fvg) ha evidenziato "il confronto serio e reale su svariate
questioni, al di là delle diversità di vedute. Tuttavia, noi
abbiamo tenuto un atteggiamento costruttivo senza
strumentalizzare, ma non c'è stato alcun accoglimento e il
giudizio rimane perciò negativo".
Serena Pellegrino (Avs) ha invece rimarcato come "con una cifra
così alta avreste potuto fare rivoluzioni, invece avete
manifestato mancanza di creatività. Sono state bocciate tutte le
proposte a favore di una società più equa e per dare un segnale
ai cittadini che si aspettano da noi maturità politica. Ci
auguriamo un cambio di passo: se si chiede collaborazione, sono
necessarie aperture".
La pentastellata Rosaria Capozzi (M5S) ha aggiunto che "le nostre
non erano proposte ideologiche. Tuttavia, è mancata una
dialettica costruttiva e avete alzato barricate. Una manovra così
ricca avrebbe dovuto dare risposte".
Il dem Andrea Carli, infine, ha ironizzato "sul mancato
accoglimento di emendamenti che erano frutto di grande lavoro e
di un'elaborazione di pensiero per migliorare una manovra di
assestamento dalla larghissima disponibilità finanziaria che,
altresì, non risolve un gran numero di problemi importanti".
Alessandro Basso (FdI) ha quindi preso la parola "a nome
dell'intera Maggioranza. Abbiamo raggiunto un grado di maturità e
di consapevolezza che consentono una continuità di governo
funzionale per la continuità delle misure e una coerenza tra atti
finanziari. Abbiamo lavorato per creare una regione migliore".
Di seguito, l'assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, ha
spiegato che il provvedimento costituisce il frutto "di un lavoro
che arriva da lontano. Non abbiamo bisogno di fare rivoluzioni,
né di essere arroganti".
Il governatore Fvg, Massimiliano Fedriga, ha infine concluso le
attività manifestando l'auspicio "che questo modo di procedere
possa consolidarsi nei prossimi anni, perché abbiamo la
responsabilità di proseguire lungo un percorso che offre risposte
importanti a cittadini, imprese e comunità della regione.
Dobbiamo portare avanti con umiltà queste politiche per
continuare a costruire un Fvg migliore di quello trovato nel
2018".
ACON/DB-fc