(ACON) Trieste, 27 lug - Il Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia, presieduto da Mauro Bordin, ha approvato a
maggioranza l'articolo 7 dell'Assestamento estivo.
Sono oltre 25 i milioni allocati alle voci lavoro, formazione,
istruzione, politiche giovanili e famiglia. Via libera agli
emendamenti di Giunta esposti all'Aula dall'assessore regionale
Alessia Rosolen, tra cui una variazione tabellare di 150mila euro
destinata ai cantieri lavoro e a fondi necessari per il
potenziamento dei centri dell'impiego con la previsione di
apertura di un nuovo punto a Cervignano.
È rivolto all'apprendimento della lingua dei segni italiana (Lis)
l'emendamento proposto da Carlo Bolzonello (Fp). Grazie
all'approvazione è garantita la completa copertura finanziaria
agli operatori dell'area sanitaria, educativa e
socio-assistenziale impegnati nell'apprendimento di tale
competenza. A disposizione, per il 2023, 15mila euro.
Diverse le novità introdotte per favorire la riqualificazione di
corregionali privi di occupazione o che vivono in condizioni di
marginalità economica. A proporle Giuseppe Ghersinich (Lega) con
l'erogazione di contributi, massimo 500 euro per ciascun
beneficiario, per sostenere le spese per il conseguimento del
brevetto di assistente bagnante, così come per la qualifica di
guardiafuochi (max 1.000 euro) e, infine per corsi
professionalizzanti nell'ambito della security aziendale. Per
accedere ai contributi, inizialmente era necessaria la residenza
da almeno 5 anni in Fvg, richiesta soppressa a seguito di alcuni
sub emendamenti presentati da Massimo Moretuzzo (Patto - Civica
Fvg) e accolti dall'Aula.
La promozione e la consapevolezza della cittadinanza e della
storia dell'integrazione europea, tramite iniziative didattiche e
formative rivolte ai giovani dai 14 ai 35 anni al centro del
documento proposto dai consiglieri di Forza Italia, Andrea
Cabibbo, Roberto Novelli, Michele Lobianco, e avvallato
dall'Aula. Per lo sviluppo dell'iniziativa via libera alla spesa
di 100mila euro per l'anno 2023, prevedendo un contributo di 10
mila euro a progetto a soggetti ammessi.
Approvata dpure la posta di Alessandro Basso (FdI) che andrà a
finanziare con 100mila euro le sedi decentrate dei poli
universitari regionali e, quindi, il Consorzio universitario di
Pordenone.
Bocciate, invece, le richieste mosse da Furio Honsell (Open
Sinistra Fvg) per la concessione agli istituti scolastici di
contributi una tantum per l'acquisizione di software Open Source;
per l'abbattimento delle tasse universitarie con Isee inferiore
ai 40mila euro; per la richiesta di maggiori risorse per la dota
scuole, per gli istituti dell'infanzia e per interventi a
sostegno delle politiche attive del lavoro.
Nulla da fare neppure per le richieste avanzate dalla consigliera
Manuela Celotti (Pd), tra le quali un potenziamento del
contributo una tantum della dote famiglia per i nuclei in
difficoltà con Isee inferiore ai 15mila euro, oltre
all'abrogazione del requisito della residenza continuativa di 24
mesi per la carta famiglia e 12 mesi per i contributi pensati per
l'abbattimento delle rette dei nidi. A tal proposito, Rosolen ha
sottolineato come "l'approvazione della legge sulla famiglia è
avvenuta all'interno di una direzione che non è quella
socio-assistenziale o della sanità, proprio per permettere
interventi mirati da parte delle amministrazioni comunali e
regionali in questi ambiti specifici".
Al centro dell'emendamento presentato da Massimiliano Pozzo (Pd)
la casa dello studente di viale Ungheria a Udine, chiusa ormai
dal 2017. Bocciata la richiesta di fondi da destinare al recupero
della struttura che però potrà essere affrontata in Commissione.
Respinta la richiesta da parte di Nicola Conficoni (Pd) di
erogare un contributo straordinario di 50mila euro al Consorzio
Pordenone per la formazione superiore, gli Studi universitari e
la ricerca a ristoro dei maggiori oneri sostenuti nel 2023 a
causa dell'aumento delle bollette energetiche. No anche a quelle
avanzate da Rosaria Capozzi (M5S) in merito all'anticipazione dei
fondi erogati con borse di studio statali che, come spiegato
dall'esponente dell'Esecutivo, saranno evase entro il mese di
settembre e la richiesta di riserva di posti nei servizi di prima
infanzia per i bambini che hanno entrambi i genitori che
lavorano.
Questo perché, come spiegato a più riprese da Rosolen, così
replicando anche alle richieste di contributi a favore dei
gestori delle scuole dell'infanzia e dei nidi per il contenimento
delle rette proposto da Andrea Carli (Pd), "sul tema la
competenza primaria è dei Comuni che ricevono trasferimenti da
parte della Regione stabilendo le priorità di accesso e di
erogazione sostegni".
"Le politiche di attrattività di una Regione, in qualsiasi senso
esse siano immaginate, vanno governate a priori. A tal proposito
- ha concluso Rosolen - non credo basti intervenire sul tema
della residenza, come richiesto in molti emendamenti, ma credo
sia necessario andare a costruire quel sistema di accoglienza che
dia il senso all'attività politica che viene svolta. La
continuità della residenza è, per questa Amministrazione, un
presupposto per tutte le misure strutturali che abbiamo messo in
campo in questi anni".
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