(ACON) Trieste, 26 lug - "Sull'acciaieria in laguna, la Giunta
apparentemente rivede le proprie posizioni, ma tutto prosegue
come prima".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale del M5S, Rosaria
Capozzi.
"Fa piacere che l'assessore regionale alle Attività produttive,
Sergio Emidio Bini, ci abbia dato ragione - aggiunge la
pentastellata -, l'emendamento votato un anno fa era esplicito e
prevedeva l'insediamento di un'acciaieria in laguna, tanto che
col bianchetto è dovuto intervenire a cancellare i riferimenti
espliciti".
"Peccato - prosegue la Capozzi - che l'emendamento approvato in
Aula dalla Giunta Fedriga non possa rassicurare 24.173 cittadini
che hanno sottoscritto una petizione per dire no a
quell'impianto. Infatti, nonostante le modifiche, rimane in legge
sia l'accordo di programma da stipulare con privati investitori,
sia il dragaggio del fiume Corno, che come confermato
dall'assessore Bini sarà fino a 9,5 metri. E peccato che nel
Piano dei trasporti che ha citato in Aula, si auspica il
ripristino a 7,5 metri e non oltre, che è il limite previsto nel
Piano di gestione della laguna".
"Da stasera siamo ancora più convinti - conclude la consigliera -
che se non si farà l'acciaieria, il merito sarà solo dei 24.173
cittadini che hanno sottoscritto la petizione 'No acciaieria' e
degli studiosi che avranno il coraggio di ribadire il loro sì
alla salvaguardia della laguna, non certo delle forze politiche
che di nuovo, come un anno fa, hanno votato a favore anche di
questo emendamento".
ACON/COM/rcm