KOSIC, INVESTIRE NELLA RICERCA APPLICATA ALLA CLINICA

Trieste, 19 dic - L'ospedale infantile Burlo Garofolo di Trieste ha celebrato oggi il quarantennale dalla sua designazione ad istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) con un convegno dedicato a quella che è la sua missione, la ricerca traslazionale, ovvero l'integrazione tra l'attività di ricerca e la pratica clinica. Al Burlo, infatti, come negli altri istituti con queste caratteristiche (tra cui, in Friuli Venezia Giulia, il CRO di Aviano), il clinico-ricercatore ha la possibilità di trarre dal lavoro al letto del malato non solo continui stimoli per l'attività di ricerca ma anche occasioni di applicazione pratica delle nuove conoscenze. Per questa ragione "la ricerca traslazionale, in quanto vicina alla terapia e volta a soddisfare direttamente la domanda di salute, deve costituire un investimento centrale", ha sostenuto l'assessore regionale alla Salute Vladimir Kosic, intervenuto ai lavori assieme ai vertici di oggi dell'istituto (il direttore generale Mauro Delendi e il responsabile scientifico, Giorgio Tamburlini), ma anche di ieri (Sergio Nordio e Franco Panizon), e ad alcuni ricercatori di fama nazionale ed internazionale, tra i quali Giorgio Notarangelo, dell'Università di Boston. "Investire nella ricerca, promuovendo eccellenze come il Burlo o il CRO, significa investire nel miglioramento della salute della popolazione, nella riduzione dell'incidenza delle malattie, nella crescita della qualità dei servizi", ha aggiunto l'assessore, ricordando come l'Amministrazione regionale sostiene l'attività del Burlo con cifre importanti, sia per gli investimenti che per la gestione ordinaria, mentre dal Governo centrale nel 2008 proprio per la ricerca sono arrivate risorse superiori del 20 per cento a quanto stimato, quale riconoscimento dell'attività svolta. Ritornando poi su concetti espressi appena una settimana fa, in occasione dell'inaugurazione di nuove strutture dell'ospedale infantile (sale operatorie, laboratori di immunopatologia cellulare, alcuni reparti) che ne accentuano la vocazione a fare ricerca applicata alla clinica, l'assessore Kosic ha ribadito come ora le risorse professionali e finanziarie debbano concentrasi sul futuro del Burlo, destinato a trasferirsi nei prossimi anni nel comprensorio di Cattinara. Fermo restando che nel periodo della transizione la Regione garantirà la massima attenzione nell'assicurare prestazioni di eccellenza anche nella sede storica. ARC/PPD