(ACON) Trieste, 25 lug - "Le politiche ambientali scorrette,
quando non suicide, da anni preparano le catastrofi: la violenza
del clima non solo distrugge con forza inusitata, ma si abbatte
su territori impreparati a resistere alla violenza climatica e
già in crisi a causa della siccità, delle anomalie delle
temperature, delle alluvioni, degli incendi, e del generalizzato
dissesto idrogeologico".
Lo dichiara in una nota la consigliera regionale Serena
Pellegrino (Alleanza Verdi e Sinistra), stigmatizzando
"l'atteggiamento che etichetta come ideologiche le pretese, le
richieste e gli allarmi diretti a sostenere politiche efficaci ed
azioni innovative contro il cambiamento climatico".
"Operare contro il cambiamento climatico con la riconversione
ecologica e politiche realmente dirette all'eco-sostenibilità e
alla riduzione delle emissioni climalteranti - spiega - è un
percorso obbligatorio e parallelo a quello della mitigazione
degli impatti e della compensazione dei danni subiti".
La consigliera prosegue nella sua nota: "Non basta evidentemente
riparare i danni enormi subiti e restare poi in attesa della
prossima catastrofe senza attivare capillarmente azioni di
riconversione ecologica dell'economia, della società, della
gestione del territorio, percorrendo invece scelte incongrue
rispetto le prospettive che ci indicano gli scienziati, mai
veramente rivoluzionarie sul fronte della trasformazione
dell'attuale modello di sviluppo, perennemente lineare e ormai
ferocemente non sostenibile per ambiente ed esseri umani".
Pellegrino conclude con un monito: "Le norme, sempre più severe,
di madre Terra sono e saranno sempre prevalenti in maniera non
emendabile su quelle che noi quotidianamente ci apprestiamo a
discutere".
ACON/COM/mt