ASSESTAMENTO. DISCUSSIONE: LIGUORI, PUTTO, CONFICONI E FASIOLO

(ACON) Trieste, 25 lug - Iniziata in Aula la discussione generale della manovra estiva. Tra i punti al centro del dibattito c'è soprattutto la questione sanità e l'abbattimento dei tempi delle liste d'attesa. "I fondi disponibili siano utilizzati in modo efficace per migliorare la vita dei nostri con cittadini specie nei settori che sono più in sofferenza e che da troppo tempo portano sulle spalle una situazione difficile, a partire dalla sanità - commenta Simona Liguori (Patto Civica). A tal proposito non ritengo particolarmente efficacie quanto proposto dalla Giunta, soprattutto per la forma di ricorrere al privato per abbattere le liste d'attesa. Se non vi è una valorizzazione del servizio pubblico l'iniezione di denaro prevista lascia il tempo che trova. Manca infine la valorizzazione dei piccoli ospedali per alleggerire le strutture di riferimento (Hub e spoke), che dovrebbe sviluppare competenze specifiche e su cui presenteremo un emendamento specifico". "Ci sono tantissime risorse a disposizione - ha attaccato Marco Putto (Patto Civica) - ma manca una visione d'insieme strategica, sul medio e lungo periodo, che dal nostro punto di vista, considerati i numeri della manovra, dovrebbe essere più premiante. Il tema dell'emergenza climatica, per esempio, richiede decisione che non sono più eludibili così come quelle che riguardano la sanità. Ben vengano i 10 milioni a disposizione in questo capitolo per la riduzione delle liste d'attesa, ben venga anche il ricorso al privato se serve ma non può essere l'unica modalità con cui si affronta il problema. Questo assestamento denuncia una visione strategica zoppa che ancora una volta sminuisce il pubblico e valorizza il privato che invece dovrebbe intervenire solo a supporto. In merito alle opere pubbliche, spero che agli annunci mezzo stampa, seguano discussioni concrete dei progetti nella loro fase di progettazione". "L'assestamento approvato dalle Commissioni a maggioranza si distingue per la mancanza di scelte lungimiranti - ha commentato Nicola Conficoni (Pd) - e coraggiose e presenta indubbi margini di miglioramento. Le nostre famiglie, infatti, soffrono la perdita del potere d'acquisto corroso dall'inflazione, agire sulla leva fiscale può aiutare a lasciare più soldi nelle tasche dei cittadini. E quindi in questo senso è sicuramente auspicabile una riduzione dell'addizionale Irpef, aumentando la soglia di esenzione ciò rappresenterebbe una positiva boccata d'ossigeno soprattutto per i redditi più bassi. Accanto alle imposte tradizionali, invece, i cittadini sono gravati da una tassa occulta: il pagamento di visite ed esami specialistici per accorciare liste d'attesa che hanno raggiunto tempistiche impossibili, esplose dopo l'emergenza Covid anche per scelte sbagliate da parte della Giunta regionale che ha risparmiato sul personale sanitario". "La manovra - ha sottolineato Laura Fasiolo (Pd) - si propone di incidere sulle liste d'attesa. I dieci milioni in più preventivati dalla Giunta sono certo una risposta, ma debole, nel momento in cui l'Amministrazione afferma da un lato che intende pagare meglio i professionisti del servizio pubblico, ma al tempo stesso di rivolgersi al privato accreditato. Una scelta che non risolverà il problema e sulla quale si è espressa criticamente la Corte dei Conti, che pur riconoscendo l'equilibrio di bilancio e di risultato d'amministrazione, evidenzia una spesa sanitaria in continua crescita e la difficoltà a recuperare le liste di attesa, le fughe extraregionali, nonostante i contributi al convenzionato. L'accordo tra Regione e farmacie si colloca sempre in questa direzione, ma chiederemo sia monitorato da vicino per verificarne la reale efficacia nell'abbattimento delle liste d'attesa: le 400 farmacie della regione infatti sono 400 punti salute". 1 - segue ACON/LI-fc