(ARC) Trieste, 15 ott - "E' stato un incontro molto franco nel quale abbiamo discusso di problemi e prospettive del porto di Trieste e degli interventi piu' importanti ed urgenti da attuare per garantire un'inversione nella attuale tendenza di calo dei traffici".
Così il presidente Riccardo Illy ha commentato il colloquio avuto questa sera con il nuovo commissario del Porto di Trieste, Vincenzo Mucci, e con il suo vice, Giuseppe Cappella.
E sull'iter che ha portato alla nomina, "ho chiarito che non ho nessun motivo personale di fare ricorsi, ma sto valutando se la procedura adottata sia corretta". Sia le legge 84/94 che ha istituito le Autorità portuali che la modifica del Titolo quinto della Costituzione, indicherebbero infatti, secondo Illy, che il concetto di intesa con la Regione, necessaria per la nomina del presidente dell'Autorità portuale, dovrebbe essere esteso anche alla nomina del Commissario. Per questo "è possibile che decida di fare ricorso, che però riguarderà soltanto una procedura criticabile dal punto di vista giuridico".
Nel corso dell'incontro, cui erano presenti anche l'assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Lodovico Sonego, e il presidente uscente dell'Autorita' Portuale, Maurizio Maresca, Illy ha fatto una panoramica a 360 gradi della situazione dello scalo, che ha definito in fase negativa, con una riduzione dei traffici molto pesante, che riguarda in particolare il movimento di container.
In proposito Illy ha illustrato la situazione del Molo settimo e della società che lo gestisce, dicendosi convinto che il terminale puo' funzionare, specie nella prospettiva di una prossima ripresa, da parte del Lloyd Triestino, delle linee oceaniche.
Non è mancato un forte accenno alla riconversione del Porto vecchio e ai due nodi da scogliere che riguardano quest'area: da un lato le difficoltà per la nuova sede del Lloyd, "legate soprattutto alla Sovrintendenza ai beni artistici e culturali che contiamo comunque di superare attraverso un accordo di programma"; dall'altro la questione della piattaforma logistica, sulla cui prevista collocazione in Porto nuovo pende un ricorso degli spedizionieri che la vorrebbero realizzata nella vecchia area dello scalo.
Mucci e Cappella, rispondendo ad un quesito di Illy, hanno spiegato che, specie in una prima fase, lavoreranno in tandem, con una assidua presenza a Trieste, sperando comunque che tutto si ricomponga rapidamente, con un superamento della fase di commissariamento. Hanno inoltre garantito massima collaborazione con le istituzioni, guardando sempre alla sostanza e lavorando quindi per il raggiungimento degli obiettivi.
In merito alla questione del Comitato portuale, che, proprio a seguito della nomina del Commissario potrebbe non continuare ad operare o quantomeno non essere rinnovato, Mucci ha annunciato che chiederà che sia in ogni caso costituito un gruppo di lavoro che gli consenta di mantenere uno stretto contatto diretto con le autorità locali - di cui ha notato l'unità di intenti - e con gli operatori.